Cose da Vip

Caso Roberta Ragusa, nuova sconvolgente ipotesi della cugina sul cadavere: disperato appello dei familiari

Dopo la deposizione delle motivazioni della sentenza che hanno spinto la Corte d’Assise d’Appello a confermare la condanna di primo grado per Antonio Logli, accusato dell’omicidio della moglie Roberta Ragusa, i familiari della donna lanciano un disperato appello in esclusiva per il settimanale Giallo. 

Dalle motivazioni della sentenza riguardante il processo a carico di Antonio Logli è emerso un quadro chiaro e dettagliato del perché la Corte d’Assise d’Appello di Firenze ha confermato la condanna a 20 anni di reclusione per l’uomo, ritenuto colpevole dell’omicidio volontario e distruzione del cadavere della moglie Roberta Ragusa, scomparsa nel nulla nella notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012. Il corpo della donna non è mai stato ritrovato, nonostante le moltissime ricerche. I familiari di Roberta hanno lanciato un disperato appello in esclusiva per il settimanale Giallo, in edicola fino al 22 agosto 2018.

A parlare questa volta al settimanale diretto da Andrea Biavardi è la cugina della donna, Marica Napolitano, la quale ha sostenuto: “A questo punto, dopo che i giudici hanno condannato Antonio Logli anche in Appello, a noi familiari non resta che continuare a sperare che il corpo di Roberta venga ritrovato“. “Dal momento che il marito non ci dirà mai dove l’ha nascosto, invochiamo ancora una volta insieme all’associazione Penelope la riattivazione delle ricerche del cadavere di nostra cugina. Cercare il corpo è un dovere. Ricevere anche solo un capello di Roberta è un diritto per noi familiari. Per questo motivo rivolgo il mio appello a tutte le autorità competenti, affinché inizino di nuovo cercare nostra cugina”, aggiunge Marica Napolitano.

Sfogandosi la parente di Roberta Ragusa afferma: “Quando penso a dove possa essere, il mio pensiero va al cimitero. Credo che Roberta, dopo essere stata uccisa, sia stata nascosta in una tomba“. Aggiungendo: “Nostra cugina non è stata cercata per circa un anno, perché suo marito, raccontando tutte quelle bugie agli investigatori, aveva depistato le indagini. All’inizio si riteneva, perché così aveva fatto credere Logli, che Roberta si fosse allontanata volontariamente.  Nessuno l’ha cercata per un lungo periodo. Si è perso tempo prezioso. Solo quando hanno capito che poteva essere successo qualcosa di grave, allora hanno iniziato a cercarla. Le ricerche, però, non sono state capillari. Per questo credo che sia giunto il momento di compiere uno sforzo e cercarla meticolosamente. Nonostante sia passato molto tempo, da qualche parte quel corpo deve pur essere. Noi non ci rassegniamo”.

Photo Credits Facebook

Pulsante per tornare all'inizio