Omicidio Marco Vannini, Antonio Ciontoli rompe il silenzio? Lo sfogo shock su Facebook
Dopo le critiche alla sentenza di primo grado riguardante il processo per la morte di Marco Vannini, su Facebook un profilo a nome di Antonio Ciontoli rompe il silenzio e si sfoga.
C’è tanta rabbia e amarezza per la sentenza di primo grado dalla Corte d’Assise di Roma nel processo riguardante la morte di Marco Vannini, il ragazzo ucciso da un colpo di pistola il 17 maggio del 2015, mentre si trovava nella villetta di famiglia della fidanzata Martina Ciontoli. Il pubblico ministero, nel corso delle innumerevoli udienze, ha ricostruito quanto accaduto quella tragica sera, motivando alla Corte i capi d’accusa nei confronti dell’intera famiglia Ciontoli e di Viola Giorgini, fidanzata con Federico Ciontoli. Ciò però non sembra essere bastato. Per i giudici Antonio Ciontoli è il responsabile principale della morte di Marco Vannini, condannandolo a 14 anni di reclusione per omicidio volontario. Diversa è invece la responsabilità della fidanzata del ragazzo ucciso, Martina Ciontoli, e del fratello di quest’ultima, insieme alla loro madre, sono stati condannati a 3 anni di carcere per omicidio colposo. I giudici hanno inoltre assolto Viola Giorgini dall’accusa di omissione di soccorso.
A riaccendere i riflettori dopo le recenti parole dei genitori di Marco Vannini, nelle diverse trasmissioni televisive, è un messaggio scritto su Facebook da un profilo a nome di Antonio Ciontoli. “Dio mio quanto odio, aiutaci…“, sono queste le parole pubblicate da quello che potrebbe essere il profilo del maresciallo della Marina Militare condannato in primo grado per la morte del 20enne. A riportare la notizia è Il Messaggero, il quale pone l’attenzione sulla possibilità che si tratti di un profilo fake.
Difficile capire chi vi sia dietro a quella tastiera. Tutta la famiglia Ciontoli in questi lunghi anni si è chiusa nel silenzio. Spesso hanno rifiutato di lasciare dichiarazioni ai diversi giornalisti che, a partire dal quel 17 maggio del 2015, si sono recati proprio fuori alla villetta in cui partì lo sparo dalla calibro nove. Antonio Ciontoli, nel post pubblicato sul social, avrebbe affidato un suo pensiero anche al Papa: “Santo Padre, grazie per la speranza di vita che mi doni. Amore, non odio“.
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