Il programma TV7 torna in onda nella notte di venerdì 21 marzo 2025, a partire dalla mezzanotte, su Rai 1. In questo episodio, un servizio approfondito si concentra su Il mondo opposto, esplorando il giro di affari delle mafie italiane.
La giornata dedicata al ricordo delle vittime di mafia
Nella giornata dedicata al ricordo delle vittime di mafia, migliaia di persone partecipano a una manifestazione a Trapani, organizzata da Libera e Don Ciotti. Durante il programma, si ascoltano per la prima volta le testimonianze dei fratelli Lionti, imprenditori originari di Niscemi, che hanno avuto il coraggio di opporsi al pagamento del pizzo, affrontando gravi rischi per la loro vita. Attualmente, vivono sotto scorta, ma si dichiarano determinati a non abbandonare la Sicilia, affermando: “Noi non abbandoneremo mai la nostra terra”. Il boss che li ha perseguitati, un giovane ex universitario figlio di insegnanti di Niscemi, attualmente si trova in regime di 41bis. L’inviata in Sicilia ha intervistato il Procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca, il quale ha lanciato un allarme riguardo ai continui sequestri di armi da guerra nel territorio, destinate a piani eclatanti. De Luca ha dichiarato: “Il mandamento di Cosa Nostra di Gela è in mano ai giovani”, evidenziando come i killer reclutati per omicidi siano spesso molto giovani, ingaggiati per somme modeste.
La strage della corruzione in Macedonia
Successivamente, il programma propone un reportage intitolato La strage della corruzione, che esplora il drammatico incendio avvenuto in una discoteca abusiva, un capannone privo di vie di fuga. La Macedonia è in lutto dopo che il bilancio è salito a 59 morti e 155 feriti, in un evento considerato senza precedenti. La situazione ha scatenato una forte reazione della popolazione, con centinaia di cittadini che protestano davanti al municipio, nonostante gli arresti dei responsabili e le dimissioni del sindaco. La situazione ricorda eventi simili in Serbia, dove per quattro mesi si sono svolte manifestazioni in seguito al crollo di una pensilina che ha causato la morte di 15 persone, culminate nella richiesta di dimissioni da parte del primo ministro Vučić.
Trump e il mondo accademico americano
Il programma prosegue con Trump versus Campus, un’inchiesta che si concentra sull’arresto e l’imminente espulsione dagli Stati Uniti di Mahmoud Khalil, uno studente siriano di origine palestinese con green card, che è anche marito e padre di due figli. La sua storia ha suscitato proteste a New York contro le politiche restrittive dell’amministrazione Trump. Khalil, riconosciuto come leader delle manifestazioni pro-Palestina dello scorso anno, è diventato un simbolo di resistenza. Per la Columbia University, il suo caso ha comportato un taglio di 400 milioni di dollari di fondi federali. L’intero sistema accademico statunitense si trova sotto pressione, con le università che devono rivedere corsi e ricerche per evitare ulteriori riduzioni dei finanziamenti, censurando argomenti sgraditi a Trump. A TV7, Alexander Stille e Nadine Strossen, Senior Fellow della Fire (Foundation for Individual Rights and Education), discuteranno di questo attacco alla libertà di insegnamento e ricerca.
Il tema dell’intelligenza artificiale
Il segmento Sovrumano affronta il tema dell’intelligenza artificiale. Mentre in passato ci si interrogava se le macchine potessero pensare, oggi è evidente che possono farlo. La discussione si sposta sull’AGI, ovvero l’Intelligenza Artificiale Generale, il punto in cui le macchine saranno in grado di svolgere compiti umani e oltre. Secondo Nello Cristianini, professore all’Università di Bath, quel momento è destinato ad arrivare. La rapidità dei progressi in questo campo è sorprendente, e il Sovrumano è sempre più vicino.
Un rifugio per animali in difficoltà
La storia di Animal House racconta di due sorelle gemelle, una avvocata e l’altra medica, che hanno deciso di lasciare le loro carriere per dedicarsi a un rifugio per animali in difficoltà nel Lazio, precisamente nella zona di Viterbo. Qui accolgono cani, gatti, pecore non riproduttive e persino cuccioli di cinghiale, spesso provenienti da situazioni di abbandono o da eredità scomode. Grazie a donazioni e al supporto di altri amanti degli animali, il rifugio è diventato una realtà concreta, con alcuni degli animali che hanno anche recitato in un film.
Un appello per il lago Trasimeno
Il reportage A secco lancia un appello urgente per il lago Trasimeno, in Umbria, che sta affrontando una grave crisi a causa del cambiamento climatico. Attualmente, il livello del lago è di un metro e 25 centimetri sotto lo zero idrometrico, mettendo a rischio il turismo e la pesca. La proposta per risolvere la situazione è di convogliare acqua dal lago Montedoglio, situato in Toscana, un piano che necessita di accelerazione prima che l’arrivo dell’estate aggravi ulteriormente la crisi.
Le nuove tendenze nei contenuti digitali
Il programma In carne e ossa si interroga se i video brevi sui social stiano realmente perdendo terreno. Gli esperti della Civica Scuola di Cinema di Milano affermano che “non è più tempo di reel”, evidenziando come i giovani stiano privilegiando contenuti lunghi su YouTube. Questo potrebbe rappresentare un’inversione di tendenza, con un crescente desiderio di socialità reale, come dimostrano le persone che scelgono di correre o pedalare insieme a mezzanotte per le strade di Milano. Forse si tratta di un tentativo di disintossicarsi dai social, anche se, paradossalmente, è proprio attraverso i social che si continua a costruire comunità, ora con un contatto diretto.
Le tradizioni artigianali in Giappone
Il segmento Di mano in mano ci conduce in Giappone, dove si esplorano le antiche tradizioni artigianali. Attualmente, solo 80 maestri fabbri nel Paese custodiscono i segreti della forgiatura delle katane, le spade dei samurai, simboli di protezione. Si parla anche del kintsugi, l’arte di riparare i vasi rotti con l’oro, trasformando le ferite in valore. Questo reportage offre uno sguardo su un Giappone che avanza verso il futuro senza dimenticare il proprio passato.
Un viaggio nel Giappone del 1963
Infine, il programma si conclude con Come eravamo, un viaggio nell’archivio di TV7. Si torna al 1963, quando il Giappone del dopoguerra si proietta verso la modernità. Treni superveloci, edifici futuristici e un traffico caotico stupiscono gli occhi di un europeo. Tuttavia, sotto questa frenesia, persiste la sfida di trovare un equilibrio tra tradizione e progresso.