Adottare una posizione di stabilità e continuità è un tema ricorrente nel mondo delle istituzioni. La frase di Alessandro Bergonzoni, “Adoro star seduto sempre sulla stessa poltrona perché del divan non v’è certezza”, sembra risuonare tra i membri dei consigli di amministrazione di enti e fondazioni. In particolare, il notaio Biino, presidente del Consiglio nazionale del Notariato, si appresta a concludere il suo mandato a fine maggio 2025.
Scadenza del mandato e presidenza
La scadenza del suo incarico coincide anche con la fine della sua presidenza al Circolo dei lettori. Tuttavia, la situazione non sembra essere così drammatica per Biino. Infatti, le disposizioni statutarie della sede di via Bogino, redatte dallo stesso notaio, potrebbero consentirgli di candidarsi per un terzo mandato. Questo scenario solleva interrogativi sulla rotazione delle cariche e sulla necessità di rinnovamento all’interno delle istituzioni.
Concentrazione di potere e stagnazione delle idee
L’assenza di un limite rigoroso per i mandati potrebbe portare a una concentrazione di potere e a una stagnazione delle idee. La questione si fa ancora più interessante se si considera il contesto attuale, in cui le istituzioni culturali e sociali si trovano a dover affrontare sfide sempre più complesse.
Nuove prospettive e leadership
La figura di Biino, con la sua lunga esperienza, rappresenta un punto di riferimento, ma è fondamentale che le organizzazioni si aprano a nuove prospettive e a nuove leadership. La possibilità di un terzo mandato potrebbe essere vista come un’opportunità per continuare un lavoro avviato, ma anche come un rischio per l’innovazione e il cambiamento. La comunità di lettori e gli associati del Circolo sono ora in attesa di comprendere quale sarà il futuro della governance delle istituzioni che rappresentano.