Giovanna Botteri sarà presente questa sera, giovedì 20 marzo 2025, nel programma Splendida Cornice trasmesso su Rai 3. La giornalista, originaria di Trieste e nata il 14 giugno 1957, è una figura di spicco nel panorama del giornalismo italiano. Figlia di una madre montenegrina e di Guido Botteri, un noto corrispondente Rai e direttore della sede Rai del Friuli Venezia-Giulia, ha ereditato dal padre la passione per il giornalismo. Dopo aver conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Trieste e un dottorato in Storia del cinema alla Sorbonne di Parigi, ha intrapreso la sua carriera nel 1983, collaborando con i quotidiani Il Piccolo e L’Alto Adige. Successivamente, si unisce a Rai Trieste, dove inizia a lavorare in radio, per poi passare alla televisione. La sua carriera decolla nel 1986 con uno speciale realizzato insieme a Margherita Hack per Rai 3, che la porta a collaborare con Michele Santoro nel programma Samarcanda, operando nella redazione esteri del TG3. Diventa ufficialmente giornalista il 25 gennaio 1990.
Carriera e copertura di eventi internazionali
Negli anni Novanta, Giovanna Botteri si distingue per la sua presenza in alcuni dei più significativi eventi internazionali. Tra questi, il crollo dell’Unione Sovietica e le guerre seguite alla disintegrazione della Jugoslavia. Ha coperto il conflitto d’indipendenza in Croazia e la guerra in Bosnia, inclusa l’assedio di Sarajevo. Tra il 1996 e il 1999, si trova in vari paesi come Algeria, Sudafrica, Iran, Albania e Kosovo, documentando momenti storici cruciali, come l’ingresso dell’esercito italiano e statunitense in Kosovo. Rientra in televisione nel 1999 con Circus e Sciuscià. Nel nuovo millennio, continua a seguire eventi di rilevanza mondiale. Nel 2001, è testimone degli scontri di Genova durante il G8, che culminano con la tragica morte di Carlo Giuliani. Successivamente, segue gli sviluppi politici in Afghanistan e Iraq, documentando in esclusiva l’arrivo dei carri armati statunitensi a Baghdad il 9 aprile 2003.
Tornata in Italia, dal 2004 al 2007 conduce il TG3 delle 19. Nel 2007, viene nominata corrispondente Rai negli Stati Uniti, ruolo che mantiene fino al 2019, prima di trasferirsi in Cina. Qui, segue da vicino l’emergere della pandemia di Covid-19. Dopo il rientro in Italia il 24 ottobre 2020, co-conduce la serata finale del Premio Luchetta su Rai 1 insieme a Emma D’Aquino. Successivamente, copre le elezioni presidenziali statunitensi per Rai, inclusa la vittoria di Joe Biden. Nel 2021, partecipa al 71º Festival di Sanremo come ospite di Amadeus e Fiorello e, alla fine dell’anno, assume il ruolo di corrispondente da Parigi e responsabile dell’ufficio francese della Rai.
Vita privata e relazioni
Giovanna Botteri ha avuto una relazione con il giornalista inglese naturalizzato italiano Lanfranco Pace, noto per il suo lavoro su La7 e Il Foglio. Dalla loro unione è nata una figlia, Sarah Ginevra Pace, laureata in Economia e attualmente manager di un’azienda italiana. Lanfranco Edward Pace, nato a Fagnano il 1° gennaio 1947, è deceduto il 4 novembre 2023.
Polemiche recenti sui social media
Recentemente, Giovanna Botteri ha suscitato un acceso dibattito sui social media dopo aver affermato che la pace tra Ucraina e Russia avrebbe potuto essere raggiunta due anni fa attraverso uno “scambio di territori”. Questa dichiarazione, percepita da molti come una critica rivolta più a Zelensky che a Mosca, ha generato reazioni contrastanti. Durante un intervento a Tg3 Linea Notte, ha dichiarato: “Quando si arriverà a una pace, si chiederà a Zelensky perché quella pace è stata fatta dopo milioni di morti, tre anni di guerra e di distruzione, e non molto prima, visto che la pace presuppone uno scambio di territori che si poteva largamente fare, e a vantaggio dell’Ucraina, due anni fa, anche due anni e mezzo fa”.
Le sue parole hanno scatenato una reazione soprattutto tra i sostenitori della causa ucraina, che l’hanno accusata di distogliere l’attenzione dalle responsabilità di Mosca, attribuendo invece a Zelensky la colpa del protrarsi del conflitto. Commenti sui social hanno evidenziato come Botteri stia chiedendo “conto dei morti all’aggredito non all’aggressore”. L’ex deputata del PD, Anna Paola Concia, ha ironicamente commentato: “Giovanna Botteri chiederà conto a Zelensky mica a Putin“. La questione dello “scambio di territori” è stata contestata, con molti che ricordano come la Russia non avesse diritto ad appropriarsi di territori di una nazione sovrana. È importante notare che i negoziati del 2022 non fallirono a causa della sola mancanza di volontà dell’Ucraina, ma perché Mosca si rifiutò di fornire “garanzie di sicurezza” necessarie a proteggere il Paese da future invasioni.