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Monsters 2, la terrificante storia vera dietro la serie Netflix

Approdata di recente su Netflix, la miniserie "Monsters" segue l'agghiacciante storia dei fratelli Lyle ed Erik Menendez

Giovedì 19 settembre, su Netflix è approdata Monsters, secondo capitolo della nota serie antologica ideata da Ryan Murphy e Ian Brennan. Sulla scia del successo di Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, la miniserie restituisce al pubblico il racconto di un altro celebre caso di cronaca, quello dei fratelli Lyle ed Erik Menendez.

A distanza di due anni dall’uscita di Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey DahmerNetflix ha recentemente rilasciato il secondo capitolo della miniserie antologica. Monsters: la storia di Lyle ed Erik Menendez. Così come altre produzioni targate Ryan Murphy (American Horror StoryAmerican Crime Story), anche Monsters racconterà una storia diversa in ciascuna stagione.

La vera storia dietro “Monsters: la storia di Lyle ed Erik Menendez” – Velvetgossip.it

Il nuovo capitolo, approdato sulla piattaforma di streaming video lo scorso 19 settembre 2024, sarà basato sullo sconvolgente caso di cronaca incentrato sui fratelli Lyle ed Erik Menendez. Il tutto ha avuto inizio con il duplice omicidio dei coniugi Kitty Andersen e José Enrique Menendez, nel 1989, per il quale sono stati condannati i due figli della coppia. Il processo e successivo arresto dei fratelle Menedez, però, ha portato alla luce una realtà familiare ben più complessa, segnata da abusi e traumi di varia natura.

A prestare il volto ai due protagonisti sono i modelli Nicholas Alexander Chavez e Cooper Koch. Javier Bardem Chloë Sevigny rivestiranno, invece, i panni dei coniugi Menendez. Di seguito, dunque, ecco la vera storia dei due fratelli che sconvolse l’opinione pubblica statunitense.

Monsters 2, la vera storia inquietante dei fratelli Lyle ed Erik Menendez

Nel corso dei 9 episodi rilasciati a partire dal 19 settembre, Monsters racconterà la storia vera dei fratelli Lyle ed Erik Menendez. Era la sera del 20 agosto 1989 quando i coniugi Kitty Andersen e José Enrique Menéndez vennero rinvenuti privi di vita nel salotto della loro villa, situata a Beverly Hills. Entrambi presentavano i segni di molteplici colpi di arma da fuoco.

All’arrivo delle forze dell’ordine, i due fratelli raccontarono che il crimine avrebbe avuto luogo nell’intervallo di tempo in cui loro si trovavano al cinema a vedere Batman di Tim Burton e a partecipare al festival “Taste of LA” al Santa Monica Civic Auditorium. Con l’avvio delle indagini, Lyle ed Erik Menendez sono stati a lungo tenuti al di fuori della lista dei sospettati.

Nicholas Alexander Chavez e Cooper Koch sono i fratelli Menendez in “Monsters” (Credits: ANSA) – Velvetgossip.it

Ciononostante, il repentino cambio di vita dei due fratelli iniziò a destare sospetti. A seguito della morte dei genitori, infatti, i Menendez hanno iniziato a sperperare l’eredità rimasta loro in viaggi, spese folli e tanto altro. Lyle, ad esempio, acquistò il Chuck’s Spring Street Cafe, un locale a Princeton, nel New Jersey, così come una Porsche 930 e un Rolex. Erik, invece, assunse un insegnante di tennis privato e partecipò ad alcuni tornei in Israele.

La condanna e la probabile riapertura del caso

Dopo aver speso complessivamente circa 700 mila dollari, l’anno successivo i due vennero incastrati. Erik, infatti, rivelò tutto al suo psicologo, Jerome Oziel, che a sua volta, raccontò la vicenda alla propria amante, Judalon Smyth. A seguito della rottura con l’uomo, in un impeto di rabbia, la Smyth svelò la vicenda alle forze dell’ordine. L’8 marzo 1990 Lyle venne arrestato e tre giorni dopo, di ritorno dall’Israele, Erik si consegnò alla polizia. L’arresto e il processo successivo, seguito in tv da Court TV, sconvolse l’America.

In seguito, i due fratelli decisero di raccontare la loro storia senza filtri, parlando degli abusi emotivi e fisici subiti per anni dal padre. Il crimine commesso, secondo quanto sostenuto da loro, avrebbe avuto origine dalla paura che il genitore potesse farli fuori. Al contempo, i due descrissero la madre come una donna dedita all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti. A sostegno delle loro parole, il tribunale ammise le testimonianze dei loro cugini. Ciononostante, i fratelli furono condannati nel 1996. Privi di precedenti penali, riuscirono a scampare alla pena capitale. Nel 2018, Lyle è stato trasferito nella stessa prigione di Erik. I due si sono riuniti per la prima volta dalla loro incarcerazione. I fratelli hanno inoltre richiesto, nel 2023, la riapertura del caso, sulla base di nuove prove contro il padre che, oltre a provare gli abusi contro di loro, proverebbero anche quelli subiti da un altro minore.

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