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Alain Delon, patrimonio da 200 milioni: a chi andrà l’eredità

La scomparsa di Alain Delon ha ora aperto alla questione della spartizione della sua eredità, che darà il via a una lunga lotta

Alain Delon si è spento la scorsa domenica 18 agosto, all’età di 88 anni, a causa di un linfoma. Ritenuto come uno dei più grandi sex symbol del mondo del cinema, non è però stato esente da accuse ed eventi controversi, soprattutto per via del rapporto travagliato con i tre figli. E proprio loro, adesso, potrebbero dare inizio a una battaglia senza precedenti per spartirsi il patrimonio milionario del padre.

La scomparsa di Alain Delon ha segnato la fine di un’epoca. Il celebre attore francese, che già aveva annunciato l’addio alle scene nel 2017, è stato infatti uno dei volti più noti e ammirati della settima arte, grazie ai lineamenti angelici e agli occhi di ghiaccio. Tuttavia, il clamore non accenna ad arrestarsi, soprattutto ora, per questioni legate al suo patrimonio.

Alain Delon patrimonio
Come sarà spartito il patrimonio di Alain Delon? (Credits: ANSA) – Velvetgossip.it

Tra immobili, società, conti correnti e collezioni d’arte, infatti, Alain Delon ha lasciato un’eredità stimata di circa 200 milioni di euro. Una cifra stellare, che ha già iniziato a far discutere ben prima della scomparsa del divo 88enne. Il motivo? I rapporti tra i tre figli, resi ancora più problematici dal diverso comportamento adottato con ciascuno di loro. Alain Delon, infatti, sembrava avere un trattamento preferenziale per la sua terzogenita, Anouchka, che dunque potrebbe ricevere la fetta più sostanziosa dell’eredità.

Alain Delon, chi sono i suoi tre figli

Nel corso della sua vita, Alain Delon, che si è reso protagonista di esternazioni controverse, ha avuto quattro figli da tre donne diverse: il primo è Ari, nato nel 1962 dalla sua relazione con Nico, cantante dei Velvet Undreground, mai riconosciuto e scomparso nel 2023 per questioni legate all’uso della droga; il secondo è Anthony, nato nel 1964 dalla relazione tra l’interprete francese e Nathalie Delon, il quale ha raccontato dei rapporti tesi con il padre, che pretendeva di educarlo con frustate e punizioni severissime e che lo avrebbe ostacolato nella sua carriera cinematografica; nel 1990 è nata successivamente Anouchka, dalla relazione con la modella olandese Rosalie Van Breeman.

Unica figlia femmina è divenuta anche la preferita di Delon, tanto da acquisire un posto di prestigio nella Alain Delon International Diffusion a Ginevra. Infine, sempre dalla relazione con Rosalie Van Breeman, nel 1994 è nato Alain-Fabien, che, così come gli altri fratelli maschi, ha ammesso di essersi sentito abbandonato dal padre.

Alain Delon e la figlia Anouchka
Alain Delon e la figlia Anouchka, che avrà la parte più grande del patrimonio (Credits: ANSA) – Velvetgossip.it

Come sarà diviso il patrimonio

Già nell’ultimo anno, i rapporti tra Anthony, Anouchka e Alain-Fabien si erano fatti molto tesi, tanto da esprimersi tra loro quasi esclusivamente attraverso le carte dei tribunali. Sebbene i tre sembravano aver fatto fronte comune contro Hiromi Rollin, ultima compagna e badante dell’attore francese, accusata di essersi approfittata della vulnerabilità psicologica del divo, i fratelli sono tornati a farsi la guerra nell’ultimo anno, dopo un’intervista rilasciata da Anthony Delon a Paris Match, che ha destato lo sdegno dello stesso Alain Delon e della figlia Anouchka. Anthony accusava difatti la sorella di avergli nascosto delle notizie importanti riguardanti lo stato di salute del padre. Di tutta risposta, quest’ultimo e la figlia avevano minacciat di denunciarlo.

Insomma, in virtù dei rapporti tesi tra i tre fratelli, prima di morire Alain Delon aveva deciso di predisporre le sue volontà sulla divisione del patrimonio: “Altrimenti si dilanierebbero tra loro, ne sono certo“. In virtù di ciò, sembrerebbe che alla figlia, Anouchka, spetterà la metà dell’eredità, mentre il resto sarà spartito tra Anthony e Alain-Fabien.

Lorenzo Cosimi

  • Cinema e tv

    Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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