Cristiana Farina è l’ideatrice di Mare Fuori, una serie televisiva italiana che è in onda dal 2020. Racconta le vicende dei detenuti dell’immaginario istituto di pena minorile di Napoli, ispirato al carcere di Nisida. Le vicende si intrecciano con quelle del personale penitenziario. Lo spettatore rimane incollato al piccolo schermo da un po’ di anni non solo per la trama che intriga, ma anche per chi vi è dietro l’ida televisiva, una delle autrici più in gamba del panorama italiano.
Cristiana Farina è una scrittrice di cinema, intrattenimento ed ha prestato dunque il suo lavoro per il piccolo e grande schermo in soap opere importanti che hanno riscontrato un notevole successo. Tra le tante citiamo Un posto al Sole, fiction che occupa dal 1996 il palinsesto Rai. Ma il nome di Cristiana Farina appare anche nei reality show, come il Grande Fratello ed è stata x capoprogetto de L’Isola dei Famosi.
Lunga serialità, è stata anche CEO della casa di produzione MADdoll creata nel 2010 e ora confluita in Endemol. Nel 2008 è la prima sceneggiatrice italiana ad assumere contemporaneamente i ruoli di creatrice, head writer e produttrice creativa per la serie Mediaset come Amiche mie. Cristiana Farina delinea professionalmente un profilo che si avvicina molto al campo della produzione creativa, ma l’autrice assume negli anni un ruolo che rivela sfumature differente, ovvero lo showrunner.
Chi è lo showrunner?
La professione di Cristiana Farina si articola nelle industrie televisive e rappresenta colei che è responsabile delle operazioni, giorno dopo giorno, di una serie tv. In altre parole è colei che rende possibile il funzionamento della serie. Una delle attuali che ha riscontrato un ottimo successo è Mare Fuori, prodotta da Rai Fiction e Picomedia. In onda dal 2020, racconta le vicende dei detenuti dell’immaginario IPM (istituto penitenziario minorile) di Napoli, liberamente ispirato al carcere di Nisida, vicende che si intrecciano con quelle del personale penitenziario.
Mare fuori 3: le indiscrezioni
Nel finale di stagione mandato in onda su RaiPlay, vediamo tre personaggi lottare in una delle location d’eccellenza di Napoli. Carmine, Rosa e il padre di quest’ultima (Salvatore Ricci) si trovano nella Piscina Mirabilis e si stanno scontrando per recuperare la pistola tra le mani di Rosa. I tre finiscono dietro una colonna e lo spettatore sentirà uno sparo. Quello che al momento non sappiamo è chi è stato ferito. Stando a recenti indiscrezioni, su Rai 2 ci saranno dei minuti esclusivi che arriveranno nel finale di stagione. Basterebbero pochi minuti per svelare chi è stato l’artefice di quel proiettile, che terrà lo spettatore incollato al piccolo schermo, e se quest’ultimo abbia ferito qualcuno.
Tornando su Cristiana Farina, lo scorso settembre in una masterclass, Giuseppe Tornatore elencava una serie di processi di costruzione di un film come una serie di riscritture, a partire dall’idea del soggetto, passando per la sceneggiatura e le riprese, per finire al montaggio e al mix. Cristiana ha anche parlato di come gestire un gruppo di lavoro durante la stesura di una lunga serie tv: “Un sistema gerarchico con un capo è l’unico metodo possibile per scrivere una lunga serie. Le competenze di tutti gli altri sono precise ma non presenti in ciascun episodio. L’unico che ha il controllo totale di tutto il processo creativo è il capoprogetto o showrunner”.