Wakanda Forever, arriva il nuovo capitolo di Black Panther: la scena eliminata finisce sul web

Durante la lavorazione di un film, non è certo un avvenimento raro che qualche scena venga eliminata o sostituita, anche nell’ultimo film della Marvel è successo.

L’ultima uscita Marvel ha già fatto girare la testa a tanti fan in giro per il mondo, che dall’1 Febbraio possono godersi lo spettacolo anche sulla piattaforma streaming firmata Disney.

Il film è stato un enorme successo: l’ultima pellicola della fase quattro del MCU è uscita nelle sale il 9 Novembre 2022. È rimasto per ben cinque settimane in cima al botteghino americano, con un guadagno di più di 409 milioni di dollari. A livello mondiale ha guadagnato la bellezza di 767,8 milioni, andando molto vicino al record 2022, detenuto da Doctor Strange 2.

La strada verso il grande schermo

Wakanda Forever è il sequel del primissimo film sul personaggio di Pantera Nera, ideato dalla Marvel Comics e portato sul grande schermo dal Marvel Cinematic Universe nel 2018. Già in quell’anno il film era in programmazione e Ryan Coogler aveva firmato il contratto da regista.

Sempre nel 2018, era stata confermata la presenza di Letitia Wright nel ruolo di Shuri e di Danai Gurira nel ruolo di Okoye. Nel 2019 Kevin Feige aveva annunciato il sequel di Pantera Nera anche al Comic-con di San Diego e tra il 2020 ed il 2021 è stato annunciato il titolo ufficiale nonché la partecipazione di Lupita Nyong’o, Winston Duke e Angela Bassett nei loro precedenti ruoli di Nakia, M’Baku e Ramonda.

Le riprese sono iniziate il 29 Giugno 2021 ad Atlanta e si sono concluse circa un anno fa, a Marzo 2022 a Porto Rico. La mega produzione è costata poco più di 250 milioni di dollari, ma sappiamo che il MCU non bada a spese quando si tratta di supereroi.

Nel film, i nostri familiari eroi si troveranno a proteggere la nazione di Wakanda, dopo la morte di re T’Challa, il vero nome di Pantera Nera. Nel primo Black Panther, il ruolo del protagonista è stato affidato a Chadwick Boseman, che purtroppo è venuto a mancare poco dopo l’uscita del film.

Il suo ruolo da supereroe gli ha donato non solo il successo a livello mondiale, ma anche uno Screen Actors Guild Award come miglior cast cinematografico. Molti premi gli sono stati assegnati solo dopo la sua morte: ad esempio un Golden Globe come miglior attore in un film drammatico e il Critics’ Choice Awards al miglior attore, nonché una candidatura al Premio Oscar.

La malattia

Boseman era stato colpito da un tumore al colon, diagnosticato al terzo stadio nel 2016; nonostante i gravi problemi di salute, è riuscito a portare avanti la sua carriera, che si è inevitabilmente interrotta nel 2020, quando il tumore è arrivato al quarto stadio, portandolo alla morte.

I fan non erano a conoscenza della sua malattia, nonostante i ripetuti interventi chirurgici e sedute di chemioterapia. Alla fine si è spento nell’Agosto 2020 a soli 43 anni, circondato dalla famiglia. Wakanda Forever vuole essere anche un tributo al suo ruolo e alla sua carriera.

Scene eliminate

In Wakanda Forever il tema principale è il “futuro del Wakanda”; questo peso ricade sulle spalle di Okoye, che si prepara ad un rituale alle Warrior Falls. Nella versione cinematografica non diventa regina, ma un video leakato da IGN fa intendere tutt’altro.

Nel video, il capitano delle Dora Milaje di Danai Gurira passeggia a fianco dell’anziano (Danny Sapani) della tribù confinante; insieme parlano della possibilità di prendere il posto della defunta regina Ramonda.

La scena è intitolata ‘Daughter of the Border‘ e non è l’unica ad essere stata cancellata post-produzione. Lo stesso Nate Moore, durante un’intervista con Collider, ha dichiarato:

“Sì, in genere abbiamo resistito alla tentazione di farlo, e penso che continueremo perché ci piace pensare che noi e i cineasti siamo arrivati ​​a quello che dovrebbe essere IL film. Quindi non so se lo rimetteremo mai insieme. Mai dire mai, ma non credo che lo monteremo in una Director’s Cut più lunga. Certamente, penso che ci siano modi per distribuire quelle scene senza creare un’edizione estesa”.