Levante torna a Sanremo con un brano che nasce da tutte le emozioni che la cantante ha vissuto in questo ultimo anno. Un anno che l’ha vista diventare madre di Alma Futura. Ed è con Vivo, il testo con il quale concorrerà alla 73esima edizione del Festival di Sanremo, in onda dal 7 all’11 Febbraio 2023, che Levante racconterà la depressione post-parto.
Le parole che hanno dato vita al brano in gara al prossimo Festival di Sanremo, sono state scritte tre settimane dopo la nascita di Alma Futura. La cantautrice siciliana, pronta a salire per la seconda volta sul palco dell’Ariston, ha raccontato tra le pagine di Grazia di aver provato emozioni altalenanti subito dopo aver dato alla luce la sua bambina.
Vivo è la storia della sua depressione post-parto ed è un argomento al quale – ad oggi – non vi è dato molto spazio di discussione. “E’ qualcosa di cui non si parla abbastanza. Non hai il controllo delle emozioni, hai continui alti e bassi”. Prima di rimanere incinta, Levante aveva paura del parto, che invece è stata poi agli occhi della cantautrice “un’esperienza meravigliosa”. Ma nessuno le aveva parlato del post-parto. Di quanto quel periodo potesse essere ancor più delicato da affrontare.
Levante e la sua Vivo: un grido d’amore e di disperazione
Levante – all’anagrafe Claudia Lagona – ha riscoperto oggi se stessa ritrovando il suo corpo che fino a poco tempo fa era la casa, il contenitore di una nuova vita. Non aveva mai immaginato con tanta certezza che un giorno potesse essere madre. Ma quando è capitato con l’amore della sua vita, Pietro, con il quale si accompagnano, si sostengono e si amano dal 2018, ha accolto la vita stessa. Non è stato semplice vedersi cambiare e accettare una nuova curva su se stessa. Ci si ritrova diverse. E mentre dentro c’è una vita che cresce, ci si confronta quotidianamente con quello che cambia fuori.
Dopo aver stretto tra le braccia Alma Futura, nata il 13 Febbraio del 2021, ecco che la gioia si mescola alla solitudine che diventa tristezza. Ed è improvvisamente “buio”. “Subito dopo la sua nascita avevo bisogno di rimettermi a scrivere, a suonare. Avevo bisogno di sentirmi utile per me stessa, perché amo lavorare. In quel momento mi sentivo bloccata in un ruolo speciale, quello di madre, ma non mi bastava” ha aggiunto Levante nella lunga e profonda – quanto intima – intervista rilasciata al settimanale Grazia. Quel tunnel che purtroppo molte donne madri conoscono, per la cantautrice sono state la caverna di emozioni oscillanti, ed è per questo che Levante si rivolge a tutte le donne dicendo loro: “[…] non bisogna aver paura di ammettere che non è solo un periodo di gioia“.
Levante: quando ha iniziato a riappropriarsi del proprio corpo
L’allattamento è una fase importante d’attaccamento col proprio bambino. Mentre la sua testa continuava a lottare con quello che era diventato un altro corpo, ha seguito la luce che era in fondo al tunnel. Una luce dal nome Alma. Levante si sente fortunata, perché al suo fianco ha anche un uomo che in questa nuova esperienza di vita è rimasto lucido, paziente. E del compagno dice: “Dei due, è lui il genitore migliore. […] A un certo punto – continua Levante – mi ha anche detto: ‘Claudia, potessi allattare io…Ma è il tuo corpo a doverlo fare. Fallo e resisti“. Claudia Lagona ha allattato la figlia fino al quarto mese fin quando non ha avuto più latte e racconta, che è stato da quel momento in poi in cui la stessa artista si è ripresa il suo corpo.