Gina Lollobrigida, dopo il lutto la verità: al centro del litigio un’auto che costa un occhio della testa
La diva Gina Lollobrigida è morta all'età di 96 anni e ora si apre la dura lotta per l'eredità: un'auto fa uscire fuori la verità!
Il concomitante arresto, il 16 gennaio scorso, del superboss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, ha offuscato solo in parte la notizia della morte di una delle più grandi attrici di tutti i tempi. Il mondo del cinema, ma non solo, continuano a piangere la dipartita di Gina Lollobrigida. Ma, dopo il dolore per il lutto, adesso non mancano le polemiche.
Morta all’età di 96 anni. Come detto, parliamo di una delle attrici che più hanno dato lustro al cinema italiano nel mondo. Protagonista di pellicole iconiche che, anche i giovanissimi, hanno visto almeno una volta. Insomma, insieme a colleghe come Sofia Loren, Claudia Cardinale e Anna Magnani, Gina Lollobrigida è e sarà per sempre una fuoriclasse del cinema.
Diretta, nel corso della sua carriera, da registi italiani di grande spessore artistico come ad esempio Alessandro Blasetti, Vittorio De Sica, Pietro Germi, Alberto Lattuada, Carlo Lizzani, Mario Monicelli e Mario Soldati. Ma anche all’estero, ha affiancato attori che appartengono al gotha del cinema di tutti i tempi: da Tony Curtis a Yul Brynner, passando per Anthony Quinn, Sean Connery, Burt Lancaster e Humphrey Bogart.
Durante la sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra i quali un Golden Globe per il film “Torna a settembre”, sette David di Donatello, tre Nastri d’argento, una stella sulla Hollywood Walk of Fame, oltre a una candidatura ai BAFTA per “Pane, amore e fantasia”. Oltre a questi due titoli, non possiamo non menzionare anche “Le infedeli”, “La provinciale” e “Le bambole”.
Le polemiche dopo la morte di Gina Lollobrigida
Come in quasi ogni caso, quando muore qualcuno di famoso, dopo la dipartita non mancano le polemiche, gli aneddoti sulla vita. Negli ultimi 10 anni è stata coinvolta in una lunga battaglia legale fra suo figlio Milko e il factotum Andrea Piazzolla, accusato di circonvenzione di incapace.
Secondo i familiari e chi difende gli interessi della grande attrice, il manager Piazzolla avrebbe spolpato la diva di più di tre milioni di euro fra beni, immobili, denaro. In particolare, Piazzolla avrebbe approfittato della fragilità dell’attrice. Dopo averlo conosciuto, la “Bersagliera” sarebbe cambiata, forse plagiata dall’uomo, che ovviamente ha sempre negato ogni addebito. Indagini partite nel 2018 dalla denuncia dei familiari. E nel 2021 alla Lollobrigida fu anche affidato un giudice tutelare. Figura che non ha mai sopportato: “Hanno deciso di farmi morire in modo ignobile” disse una volta in una intervista.
Tra i beni contestati anche un’automobile Jaguar. Come ben sappiamo, quest’ultima può sfiorare cifre davvero assurde, considerando che una Jaguar XE senza accessori ha un prezzo di listino di circa 50.000 euro. Le stime dell’eredità però sono ben superiore, fanno ammontare circa a 215 milioni di dollari il patrimonio della grande attrice. E, quindi, adesso si apre la lunga e dura lotta per l’eredità.