Raffaella Carrà, la figliastra rompe il silenzio sull’eredità e le ultime volontà
Poco più di un anno fa l'Italia e il mondo intero si stringevano nel dolore salutando una grande icona della televisione: oggi Barbara Boncompagni riflette sulla sua malattia
È trascorso poco più di un anno dalla sua scomparsa, ma nessuno può dimenticare l’influenza e il talento di Raffaella Carrà. La sua figliastra Barbara Boncompagni ha raccontato com’è stato crescere con i suoi insegnamenti e quali sono state le sue ultime volontà.
Raffaella Carrà è stata una grande fonte d’ispirazione, paladina dei diritti e icona della televisione. Quando si è spenta, ha calato un sipario che appariva indistruttibile a tutti coloro che hanno saputo apprezzare la sua arte e il suo spirito battagliero così elegante. Il 5 luglio del 2021 il mondo ha dovuto dirle addio. Ma, a distanza di oltre un anno, la sua figliastra Barbara Boncompagni, figlia di Gianni, ha rilasciato un’intervista al settimanale Oggi.
In quel frangente, Barbara ha rotto il silenzio in merito all’immensa eredità lasciata da Raffaella Carrà e ha raccontato quali sono state le sue ultime volontà. Impossibile dimenticare un’icona del suo calibro, al punto che la Rai ha voluto dedicarle uno studio tutto suo, quelli collocati in Via Teulada 66.
Raffaella Carrà, la figliastra racconta le sue ultime volontà e l’immensa eredità
Del resto, Raffaella Carrà è cresciuta in casa Rai, anche se forse è più corretto dire che ha permesso a Viale Mazzini di prosperare anche grazie al suo talento. Canzonissime, Carramba, Pronto Raffaella: tutti format di successo guidati da un tornado artistico che ha sempre saputo strappare una risata e grande stupore al pubblico. Il suo animo spumeggiante ha reso grande la televisione italiana, motivo per cui la Rai ha voluto dedicare gli studi in via Teulada alla sua impronta.
È trascorso poco più di un anno dalla sua scomparsa, eppure si vocifera che presto arriverà anche una moneta in suo onore e che andrebbe ad unirsi alla Serie Grandi Artisti Italiani. Prima di Raffaella, è toccato ad Alberto Sordi proprio quest’anno. Riflettendo sulla sua scomparsa, Barbara Boncompagni si è aperta ai microfoni di Oggi. La scomparsa della Carrà è stata inaspettata e devastante per i fan di tutto il mondo, poiché nessuno era a conoscenza della sua malattia. Al suo fianco, fino alla fine, c’erano soltanto Sergio Japino e le figlie di Gianni Boncompagni. Ed è proprio Barbara ad aver rotto il silenzio.
Ha conosciuto la cantante che aveva soltanto cinque anni e hanno stretto un rapporto solido. “Tra noi scoppiò una chimica pazzesca. Ci riconoscevamo affini, due guerriere con esperienze di vita simili: entrambe figlie di genitori separati, lei con un padre lontano e io con una figura materna poco presente“, ha raccontato nell’intervista. Oggi Barbara Boncompagni è un’autrice per la TV e deve quel successo anche all’esempio dato da Raffaella Carrà, che l’ha spronata a fare sempre meglio. Ripensando alle sue ultime volontà, Barbara ha spiegato che è stata una scelta della presentatrice non divulgare la sua malattia. Voleva che il pubblico avesse un bel ricordo di lei, luminoso e non offuscato dalle sue condizioni di salute. Inoltre non voleva che le persone soffrissero per lei. Una grande lezione di vita da parte di un’artista che avrebbe avuto ancora tanto da regalare a questo mondo.