Morto Lino Capolicchio, protagonista de “Il giardino dei Finzi Contini”: aveva 78 anni
L'attore si è spento a Roma nella giornata di ieri 3 maggio, dopo una carriera di grandi successi
Lutto nel mondo del cinema: si è spento l’attore Lino Capolicchio all’età di 78 anni a Roma, ieri martedì 3 maggio. Celebre protagonista de Il giardino dei Finzi Contini, Premio Oscar per il Miglior Film Straniero nel 1972, ha inoltre lavorato con alcuni tra i più grandi nomi del cinema, tra cui Dino Risi e Pupi Avanti.
Lino Capolicchio non ce l’ha fatta. Il celebre attore, che ha vinto un David di Donatello proprio per Il giardino dei Finzi Contini si è spento all’età di 78 anni. Tra i protagonisti del cinema italiano a partire dagli Anni Settanta, ci ha lasciato ieri 3 maggio, ma la notizia è stata resa nota solo alcune ore fa. Capolicchio è nato a Merano il 21 agosto 1943 ma è cresciuto a Torino. Nel capoluogo piemontese ha sperimentato i primi approcci al mondo del teatro, sotto la direzione di Massimo Scaglione. La sua passione lo ha condotto a Roma per frequentare l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Dopo diversi successi a teatro, guidato dapprima da Giorgio Strehler, ha esordito poi sulla Rai nello sceneggiato Il conte di Montecristo (1966).
Lino Capolicchio, l’attore si è spento a 78 anni: le cause della morte
Lino Capolicchio ha esordito sul grande schermo nel 1968 con Escalation di Roberto Faenza mentre l’anno successivo arriva Il giovane normale di Dino Risi. Nel 1970 arriva il ruolo che gli permetterà di entrare definitivamente nella storia del cinema: quello di Giorgio ne Il giardino dei Finzi Contini, di Vittorio De Sica.
Negli anni successivi si è alternato sapientemente tra cinema, tv e teatro fino a quando la sua vita viene segnata da un altro grande incontro. Il 1976 è difatti l’anno in cui esce il cult del genere thriller La casa delle finestre che ridono, di Pupi Avati. Il progetto ha inaugurato una proficua collaborazione con il celebre regista, che li ha portati a realizzare Le strelle nel fosso, Noi tre, Ultimo minuto, Una sconfinata giovinezza fino a Il signor Diavolo, distribuito nel 2019. Parallelamente alla sua attività davanti la macchina da presa, è stato anche docente presso il Centro Sperimentale di cinematografia. A lui si deve, inoltre, la scoperta di grandi talenti del cinema italiano, tra cui spicca il nome di Pierfrancesco Favino.
Stando a quanto trapelato fino ad ora, non sono state ufficializzate le cause della morte. Secondo le indiscrezioni riportate da Cinecittà News, tuttavia, Lino Capolicchio si sarebbe spento a seguito di una “lunga e sfilacciante malattia.” Pare però che la sua scomparsa non sia legata in alcun modo al Covid o al vaccino.