Angelina Jolie si è recata direttamente sul campo per dare assistenza ai rifugiati. Il premio Oscar di 46 anni, ha aggiornato i suoi 12,4 milioni di follower su Instagram domenica quando è arrivata nella capitale Aden, dove sta collaborando con l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) per fornire aiuti.
In un lunghissimo post condiviso sui social, l’attrice ha anche lanciato diretti riferimenti a quanto sta accadendo in questi giorni in Ucraina.
A fianco del suo post sui social, Angelina Jolie ha scritto: “Sono giunta ad Aden, per incontrare le famiglie sfollate e i rifugiati per l’UNHCR e per mostrare il mio sostegno al popolo dello Yemen“. Nella didascalia ha anche aggiunto che si impegnerà per rendere tutti partecipi di quanto accade: “Farò del mio meglio per comunicare da terra mentre i giorni si susseguono“.
L’attrice, che non molto tempo fa ha inaugurato il proprio profilo Instagram per condividere i propri progetti umanitari, ha lanciato anche un appello alla pace nel mondo. “Mentre continuiamo a guardare gli orrori che si svolgono in Ucraina – ha scritto – chiediamo la fine immediata del conflitto ed i corridoi umanitari. Sono qui in Yemen per sostenere le persone che hanno anche un disperato bisogno di pace. La situazione qui è una delle peggiori crisi umanitarie nel mondo, con un civile ucciso o ferito ogni ora nel 2022. Un’economia devastata dalla guerra e oltre 20 milioni di yemeniti che dipendono dall’assistenza umanitaria per sopravvivere”.
Angelina Jolie sposta l’attenzione dall’Ucraina allo Yemen
L’attrice, che è stata a lungo una sostenitrice delle lotte del popolo dello Yemen, ha voluto paragonare la crisi umanitaria in corso nel paese all’attuale devastazione in Ucraina. Spostando per un attimo l’attenzione dalla tremenda guerra in atto nell’Est Europa, la Jolie ha sollecitato compassione per coloro che sono stati colpiti da entrambi i conflitti.
Angelina Jolie, infatti, rivolgendosi ai propri fan, ha dichiarato: “Questa settimana un milione di persone sono state costrette a fuggire dall’orribile guerra in Ucraina. Se dovessimo imparare qualcosa da questa situazione scioccante, è che non possiamo essere selettivi su chi merita sostegno. Tutti meritano la stessa compassione“. Non può esserci, dunque, una differenza tra esseri umani, tra chi ha diritto o meno di essere protetto dalle ingiustizie. Continuando, ha scritto: “Le vite delle vittime civili dei conflitti ovunque hanno lo stesso valore. Dopo sette anni di guerra, anche il popolo dello Yemen ha bisogno di protezione, sostegno e, soprattutto, pace“.
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