Donatella Rettore e Ditonellapiaga, il motivo della frase sulle suore in “Chimica”
Il testo della canzone è ancora top secret, ma ci sarà anche un riferimento alle suore: il duo spiega il motivo durante la prima conferenza stampa a Sanremo
Donatella Rettore tornerà dopo 28 anni al Festival di Sanremo. La diva del panorama discografico italiano è maturata e cresciuta dalla sua prima partecipazione alla kermesse canora e si aspetta tanto divertimento e spensieratezza da questa esperienza. Al suo fianco sul palco dell’Ariston ci sarà Ditonellapiaga, nuova al mondo della musica, ma che ha già saputo conquistare il pubblico diventando la nuova promessa della scena urban italiana. Le due presenteranno di fronte il pubblico del Festival Chimica, un brano che alterna sonorità vintage all’elettronica. La canzone nasce dalle idee rivoluzionarie e all’avanguardia di Ditonellapiaga, che ha voluto portare in scena un’ironia anche un po’ provocatoria. Il testo della canzone non è ancora noto al pubblico, ma sappiamo che ci sarà anche un riferimento particolare alle suore di cui molti si chiedono il motivo.
Donatella Rettore e l’infanzia nella scuola delle suore
Proprio nel corso della prima conferenza stampa per Donatella Rettore e Ditonellapiaga in diretta da Sanremo, i giornalisti hanno chiesto alle due artiste il motivo di questo riferimento all’interno del testo anche all’ambito religioso, citando le suore. “Sono stata cresciuta dalle suore, mi sono rifatta di tutto quello che ho subito“, ha raccontato la Rettore ai giornalisti che gli hanno chiesto qualche curiosità sul brano. La cantante ha poi raccontato un aneddoto che riguarda la sua carriera e si collega alla sua infanzia. Durante la sua permanenza dalle suore, infatti, l’artista aveva legato in particolar modo con Suor Esterina.
Qualche anno più tardi, raggiunta la notorietà, la cantante era stata invitata in una trasmissione di RaiTre a raccontare un po’ della sua giovane carriera. E nel parlare del suo percorso, Donatella Rettore aveva richiesto anche la presenza di Suor Esterina che l’aveva accompagnata all’inizio della gioventù e nell’infanzia. Peccato che la Curia vietò alla suora di presenziare in diretta televisiva e annullò l’invito ricevuto dalla diva italiana.
Che la frase pronunciata dalla Rettore nel testo della canzone sia anche un po’ una vendetta dopo tanti anni? L’artista non ha voluto esporsi ulteriormente, ma di certo ha ricordato i “calci in cu*o e ceffoni” ricevuti durante la sua educazione. Eppure, allo stesso tempo rammenta anche le “carezze” che ci sono state sempre nello stesso periodo. Di certo, il brano proposto da Ditonellapiaga e Donatella Rettore sarà per certi versi una provocazione alla nostra società. Due donne così all’avanguardia e quasi rivoluzionarie che faranno certamente la differenza sul palco dell’Ariston. E allora, non ci resta che attendere di vedere la loro performance.
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