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Ghost Hotel su Sky dal 18 gennaio: Michela Murgia segue le orme dei grandi del Novecento

Una serie che segue i grandi volti del secolo scorso negli hotel in cui hanno soggiornato

Ghost Hotel è pronto al debutto su Sky. La nuova produzione Sky Original, ideata e realizzata da Ruvido Produzioni con Michela Murgia è in onda dal 18 gennaio alle 21.15 su Sky Arte. Disponibile anche on demand e in streaming su NOW. Scritto da Michela Murgia, Donato Dallavalle e Valentina Pattavina, presenta un passaggio tra la realtà e il sogno. Un luogo ideale, dunque, che racchiude le storie dei grandi protagonisti della cultura e dell’arte del Novecento. Personaggi che Michela Murgia seguirà tra i corridoi degli hotel in cui hanno lasciato un pezzo della loro storia.

Michela Murgia conduce Ghost Hotel

In ogni puntata di Ghost Hotel Michela Murgia, nelle vesti di una coraggiosa portiera d’albergo sfiderà le inquietanti presenze notturne che popolano l’hotel. Entrando in una stanza diversa ogni sera, si metterà alla ricerca delle tracce lasciate da sei personaggi chiave del Novecento. Da Truman Capote a Palma Bucarelli, da Mata Hari ad Anaïs Nin, passando per Nikola Tesla e Kiki de Montparnasse.

Courtesy Press Office

Frugando tra oggetti, foto e ricordi lasciati nella camera dai protagonisti, la serie di Sky ne rievocherà le storie, i fallimenti e i successi, svelandone anche le passioni e i lati intimi e poco conosciuti. La serie seguirà le vicende di questi personaggi, che il pubblico potrà vedere nella loro dimensione più personale. Dai traumi infantili di Truman Capote, consumati all’Hotel Monteleone di New Orleans, al misterioso eremitaggio del geniale Nikola Tesla al New Yorker Hotel, passando per le passioni clandestine vissute da Anaïs Nin tra le lenzuola dell’Hotel Central di Parigi.

Tutto sulle puntate in onda su Sky dal 18 gennaio

Ognuna della puntante di Ghost Hotel è dedicata ad un personaggio. La serie condotta da Michela Murgia debutterà il 18 gennaio alle 21.15 con “Camera 216 – Truman Capote, una vita da camaleonte“. Lo stesso Capote sosteneva di essere nato all’Hotel Monteleone di New Orleans, un luogo di musica, alcool e perdizione. Ed anche se probabilmente si tratta di un’invenzione letteraria, quella camera illustra molto del sui vissuto. Il secondo episodio, “Camera 131 – Mata Hari – L’occhio dell’alba” segue la misteriosa sacerdotessa del ballo nelle sue vicissitudini al Grand Hotel di Parigi. L’episodio, in onda il 18 gennaio alle 21.50, prova a scoprire se era stata davvero una spia o, piuttosto, una donna troppo indipendente e scomoda per la società patriarcale dell’inizio del Novecento.

Courtesy Press Office

Il secondo appuntamento di Ghost Hotel tonerà il 25 gennaio con un episodio. In onda alle 21.15, è dedicato a Nikola Tesla – Ogni cosa è luce”. Mentre si trovava all’Hotel New Yorker di New York, probabilmente ha messo a punto quella “follia” che ha aiutato a perfezionare la corrente alternata, i motori elettrici, le radio, le luci fluorescenti, i laser e i telecomandi. L’altro appuntamento l’1 febbraio alle 21.15 con la puntata “Camera 123 – Palma Bucarelli – Il museo c’est moi“. Ambientato all’Hotel Flora di Roma, segue le vicende di quella che fu la prima donna direttrice di un museo in Italia, sedendo per trent’anni nella stanza di comando della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma dove ruppe con la tradizione esponendo artisti rivoluzionari e scomodi come Picasso, Jackson Pollock e Alberto Burri.

L’appuntamento è rinnovato per l’8 febbraio con “Camera 401 – Anais Nin, io appartengo al futuro”. La scrittrice proprio all’Hotel Central di Parigi farà il primo di molti incontri fatali, quello con lo scrittore americano Henry Miller e la moglie June: una coppia aperta e fuori dagli schemi. La loro relazione libera ed esplicita cambierà la loro vita, come descrive con spregiudicatezza nei suoi celebri “Diari”, compilati mentre aiuta Henry a terminare il suo capolavoro semi autobiografico: “Tropico del cancro”. L’ultimo appuntamento il 15 febbraio con “Camera 15 – Kiki de Montparnasse e Man Ray – L’amour fou”. All’interno dell’Hôtel Istria di Parigi Michela Murgia si soffermerà nella stanza più movimentata: quella occupata da Man Ray e Kiki de Montparnasse, innamorati, litigiosi, anticonformisti e visionari.

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