Il bon ton è una sorta di accessorio importante che rende indimenticabile una persona. Qualcosa che costa solo in sorrisi ed attenzione verso il prossimo. Averlo durante tutto l’anno è un qualcosa in più in chi frequenta chi lo possiede e una grande soddisfazione per chi lo ha. Come tutti gli accessori che non costano e non sono firmati il bon ton ha sfortunatamente pochi cultori. Durante l’anno ciò è una cosa spiacevole, ma sopportabile. Ma c’è un momento dell’anno per tutti, ricchi o poveri, belli o brutti, piccoli e grandi, giovani e anziani, in cui il bon ton diventa un accessorio indispensabile per non ferire, non offendere, non rendere una festività una tragedia annunciata. Parliamo del Bon ton di Natale, la cosiddetta festa della famiglia, degli affetti, dei sentimenti. Una data che riesce a far soffrire anche i più cinici e insensibili. Tutti fanno finta di non dare peso, ma Natale è sempre Natale e a nessuno piace essere messo in un angolo, non essere considerato, dimenticato, abbandonato, isolato, messo in secondo piano.
“Il Natale muove una bacchetta magica sul mondo ed ecco, tutto è più dolce e più bello.” (Norman Vincent Peale)
Bon ton di Natale: ricordiamoci sempre delle persone care
Il Bon ton di Natale sta a significare di ricordarsi, almeno con una breve telefonata, un messaggio, un pensiero tutti coloro i quali consideriamo parte della nostra vita. Il Natale mette alla prova le cosiddette “famiglie allargate”, tutti quindi sono chiamati a dare il meglio di sé. Il bon ton non è il cosiddetto galateo che è uguale per tutti. E’ invece qualcosa di più leggero, semplice, affettuoso, che vuole proteggere i più deboli. Diamo quindi a tavola il posto d’onore alla zia sola e malata, il dono più bello alla nonna vedova, alla moglie sempre premurosa non facciamo dimenticare la nostra riconoscenza e stima per ciò che fa per la famiglia. Una piccola, ma importante regola; prima di Natale non si lascia mai nessuno. Non è infatti carino dare un dispiacere così grande a chi è stato parte della nostra vita.
No alle tute e ai pigiami a Natale
Il bon ton di Natale bandisce rigorosamente le tute e i pigiami a tavola. “I pantaloni della tuta sono un segno di sconfitta. Avete perso il controllo della vostra vita se uscite con la tuta”, come affermava il grande Karl Lagerfeld. Così, anche se non avete ospiti e celebrerete Natale e la Vigilia solo i vostri conviventi, o genitori, o fratelli, indossate qualcosa che sia sì comodo, ma al tempo stesso adatto all’occasione. Bando quindi alle pantofole e alla trascuratezza, almeno a Natale cercate di valorizzarvi il più possibile. Si può essere sobri, ma eleganti al tempo stesso. Sono perfetti quindi i vestiti non troppo scollati o attillati. Non solo l’immancabile rosso, anche il blu, l’oro o l’argento, Per le scarpe? Tacchi non troppo esagerati, che non superino i cinque centimetri sono l’ideale.
Riguardo il make up optate per qualcosa non troppo appariscente. Si possono utilizzare anche pochi e semplici trucchi, un primer e un fondotinta luminoso, blush, un mascara volumizzante e un rossetto. Selezionare i colori giusti della palette è fondamentale per essere raffinata.
Il bon ton di Natale in epoca Covid-19
Tutti noi auspicavamo di trascorrere il Natale 2021 in maniera più spensierata rispetto allo scorso anno, almeno sotto il punta di vista della salute. Purtroppo non è così poiché la pandemia non è giunta ancora alla fine e il problema delle varianti, soprattutto la recente Omicrom, è un rischio da non sottovalutare.
Che fare allora nei momenti conviviali per eccellenza? Il pranzo di Natale o il cenone di fine anno? Il bon ton di Natale in epoca pandemia ha modificato i rapporti tra le persone, poiché ci sono diverse cose che tutti noi siamo chiamati a fare. Oltre all’uso della mascherina, alla giusta distanza, alla corretta igiene delle mani, all’idonea areazione degli ambienti e ad evitare assembramenti, la regola, da un anno a questa parte, è la vaccinazione. Con l’arrivo del Natale 2021 il problema No Vax si declinerà anche sul fronte dei momenti conviviali. Dopo le raccomandazioni sulla prudenza dei medici, la scelta sarà tra l’esecuzione di un tampone pre-festa con particolare attenzione all’areazione degli ambienti domestici e la più drastica decisione di non vedere parenti e conoscenti non vaccinati.
La regola del distanziamento va applicata anche a tavola. Può, però, risultare sgarbato dover chiedere di continuo agli ospiti di restare distanti, quindi fate in modo che non possano fare altrimenti! I centrotavola e i segnaposto devono essere strategici e di dimensioni enormi, i rivestimenti natalizi ingombranti per le sedie. Come sempre date ampio spazio alla vostra fantasia e creatività.
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