“Le parole non perderanno mai il loro potere, perché esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, all’affermazione della Verità.” A parlare è il fantomatico protagonista di V per Vendetta, che cela la sua identità dietro la maschera dalle fattezze del volto di Guy Fawkes. Puntualmente, come ogni anno allo scoccare del 5 novembre, la memoria ci riporta al celebre film, distribuito in sala nel 2005. Basato sull’omonima grafic novel degli Anni ’80, scritta da Alan Moore e illustrata da David Lloyd, il film porta sul grande schermo la storia di una società distopica, devastata da guerre e lotte intestine. In questo scenario post-apocalittico, emerge un partito totalitario che, attraverso l’oppressione e il controllo centralizzato, si ripromette di ristabilire l’ordine. Pur essendo tratto da un’opera di finizione, V per Vendetta si ispira a un evento storico realmente accaduto, noto come la Congiura delle polveri.
“Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre.” Ancora una volta a parlare è il protagonista, chiamato semplicemente V, che decide di rendere omaggio a Fawkes, il quale ha ispirato la celebre maschera. Quest’ultima è divenuta ben presto sinonimo di cambiamento e, soprattutto, di smantellamento dell’assolutismo. Nell’immaginario collettivo ha iniziato, infatti, ad indicare la lotta all’oppressione fino ad essere impiegata, a partire dal 2008, da Anonymous.
La maschera ricalca infatti la fisionomia del volto di Guy Fawkes, tra i cospiratori cattolici inglesi della congiura delle polveri (Gunpowder Plot). Si trattò di un complotto ordito da un gruppo di rivoluzionari finalizzato a uccidere il re Giacomo I, facendo esplodere il Parlamento Inglese. Tuttavia, il piano fu sventato quando, esattamente il 5 novembre 1605, Fawkes fu trovato a guardia degli esplosivi. Arrestato e torturato, l’uomo confessò rivelando i nomi delle altre persone che presero parte al complotto. Il 31 gennaio, il rivoluzionario morì per impiccagione e, da allora, nella data del 5 novembre il Regno Unito celebra il fallimento del noto attentato. Per l’occasione, durante i festeggiamenti viene inoltre allestito un falò in cui viene bruciata l’effige di Guy Fawkes.
L’evento, d’altra parte, è passato alla storia come un attacco al potere assolutistico dell’epoca. E, mosso dai medesimi ideali rivoluzionari, anche in V per Vendetta il protagonista sceglie di dare luogo, il 5 novembre 2020, ad una analogo – ed esplosivo – atto finale. Ancora una volta, è il Parlamento Inglese, simbolo del potere assolutistico che ha corroso il paese, ad essere sotto attacco. Ma, diversamente da quanto accaduto nella congiura delle polveri, V riesce a completare l’opera di Fawkes, portando a termine una vendetta in sospeso da secoli.
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