Come Gillian Anderson si è trasformata in Margaret Thatcher per “The Crown 4”
L'attrice, seguitissima dai tempi di "X-Files" e protagonista di "Sex Education", ha raccontato la sua trasformazione nell'iconica Lady di ferro, un percorso sia mentale che estetico
Quando Netflix ha deciso di portare sul piccolo schermo la storia della Regina Elisabetta II e tutto ciò che è ruotato attorno alla sua corona, forse non era del tutto consapevole dell’incredibile successo che The Crown avrebbe ottenuto a livello mondiale. La serie TV che ripercorre e approfondisce, seppur in chiave romanzata, la vita e gli anni sotto la guida della regina del Regno Unito ha appassionato pubblico e critica. Ma, in particolare, ha saputo convincere anche con la resa di alcuni personaggi. Non solo Emma Corrin con Diana Spencer, ma anche Gillian Anderson, che è stata trasformata in una perfetta Margaret Thatcher.
Gillian Anderson svela come si è trasformata in Margaret Thatcher
Non è stato un lavoro semplice, questo è certo. Gillian Anderson, conosciuta soprattutto per X-Files e Sex Education, ha dovuto portare la Lady di ferro sul piccolo schermo e, per fare ciò, ha cercato di mettere da parte le sue opinioni politiche. L’attrice ha raccontato ad Harper’s Bazaar: “Dovevo arrivare a un punto in cui ciò che facevo non aveva nulla a che fare con le mie opinioni sulle sue politiche e sulle sue azioni. Si trattava di mettere in scena lei come essere umano, come politico e come madre”.
Per incanalarsi meglio nel personaggio, la Anderson si è concessa una lunga sessione di ricerche. A Entertainment Weekly ha raccontato: “Sono partita dalla sua infanzia, leggendo cose sui suoi genitori, sulla sorella, partendo dalla scuola nel Lincolnshire, il lavoro in un negozio e tutto il resto. Ho letto la biografia di Charles Moore e la sua autobiografia. Ci sono moltissimi video e materiale sul suo conto. Ho praticamente visto tutto quello che mi è capitato sotto mano“.
Anche il look è stato curato nei minimi dettagli. “Poi ovviamente mi sono concentrata, con l’aiuto di altre persone, sulla voce, sul movimento. Ho lavorato a stretto contatto con i parrucchieri, i truccatori, i costumisti. Per quanto riguarda i capelli, abbiamo usato due parrucche, una per la prima metà e una leggermente diversa, più rossa, per la seconda“.
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