Roma vanta un primato poco edificante: tra le città più sporche del mondo
Secondo un sondaggio la Capitale risulterebbe tra le meno pulite rispetto alle altre mete turistiche più frequentate
Il podio tra le città più sporche del mondo sarebbe stato concesso a Roma da Time Out Index, una prestigiosa rivista di viaggi che copre oltre 328 città nel mondo. La Capitale, praticamente, si troverebbe al secondo posto, dopo Bangkok, ottenendo un primato tutt’altro che edificante. Secondo quanto si apprende, il magazine avrebbe intervistato oltre 27.000 abitanti dei centri urbani di ogni continente.
A quanto pare le meraviglia della Città Eterna, paladina di bellezze uniche e storiche, non è bastata a celare i sacchi di rifiuti sulle strade, purtroppo anche del centro storico. Del resto è ormai da tempo che l’emergenza rifiuti rappresenta una vera piaga della Capitale; impossibile, dunque, non provare quel velo di amarezza, nel detenere un primato che pone Roma come città sporca, molto sporca.
Roma: un primato da cancellare
Secondo quanto si può apprendere dal sondaggio pubblicato da Time Out Index, oltre alle tematiche passate, quali lo stato dei ristoranti e della vita notturna, quest’anno l’importante rivista dedicata ai viaggi, si è voluta soffermare su altri argomenti; attenzione speciale rivolta agli sforzi comunità locale relativi alla cura degli spazi verdi e della sostenibilità. Nostro malgrado, Roma, è al secondo posto dopo Bangkok seguita da New York; sono queste le tre città decretate come le più sporche dagli oltre 27.000 intervistati.
A quanto pare i ratti vicino ai cassonetti, le montagne di rifiuti e l’odore nauseabondo, hanno superato i livelli tristemente noti di New York; se, infatti, la bellezza della Capitale resta indiscussa, cittadini e turisti non hanno potuto fare a meno di notare la sporcizia di Roma. Un primato che certo non vorremmo detenere e che si spera possa essere presto cancellato; perché una città come la Città Eterna merita di essere famosa per lo splendore dei Fori Imperiali, per la maestosità del Colosseo e della Fontana di Trevi, per la meraviglia degli scorci e perché no, anche per il buon cibo, ma non di certo per il sudiciume nelle strade che furono percorse, da principi, imperatori e Santi.
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