Si presentava pronunciando il suo nome per intero: Corrado. Lasciava che il suo accento romano evidenziasse chiaramente la sua provenienza, e la voce particolarmente rauca attirasse l’attenzione. Quel leggero senso ironico, mai offensivo e l’aria da sornione, hanno connotato insieme alla grande professionalità, ben cinquantacinque anni di carriera televisiva. Il suo modo di fare gli ha permesso di abbattere le barriere del piccolo schermo, ed entrare nelle case degli italiani in punta di piedi.
Lo hanno amato, come si ama un padre, uno zio, un nonno, nonostante non fosse uno di famiglia; ed è rimasto nella memoria degli italiani, nonostante quell’otto giugno del ’99. Una data che ha messo fine ad un’era importante. Quella dei grandi conduttori della televisione italiana: solo per citarne alcuni, Mike Bongiorno, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Quell’otto giugno di 22 anni fa, il presentatore in smoking de La Corrida e dall’outfit elegante anche all’ora di pranzo, se ne era andato, in silenzio, dopo una difficile battaglia contro un cancro ai polmoni.
Il profilo è nitido nell’immaginario di tutti. E non va via il caos che si creava nello studio televisivo de La Corrida; come anche non si dimentica la sua voce, trasmessa spesso dai microfoni delle radio. Il Mantoni che si faceva chiamare semplicemente Corrado, non se ne è andato del tutto. E la dimostrazione sono i ‘remake’ delle sue trasmissioni. Ne dà il chiaro significato Flavio Insinna, che, dal 28 giugno scorso porta in Rai uno storico programma televisivo del compianto conduttore. Il pranzo è servito, che allora veniva trasmesso su Mediaset a cavallo tra gli anni ’80 e i ’90 per ben 14 stagioni, andava in onda quando le famiglie, forse, riuscivano con più facilità a ritrovarsi a tavola durante l’ora di pranzo. E Corrado, era l’ospite, era il capotavola, o semplicemente il signore della porta accanto che ‘insaporiva’ il pranzo degli italiani.
Il pranzo è servito, oggi ha il volto di Flavio Insinna: il conduttore sale al timone del programma per omaggiare l’estro di Corrado
Dal primo Signore e signori, buongiorno, Flavio Insinna ha portato in auge lo storico programma tanto amato dagli italiani. Il volto de L’Eredità, non ha preso le redini di Corrado, non lo ha neanche messo da parte, anzi è percepibile quanto, puntata dopo puntata, Insinna ne sottolinei la sua presenza. Corrado non si dimentica, non si sostituisce; ma si ricorda proponendo ai giorni nostri successi storici. E il conduttore Rai, lo farà per tutta l’estate, entrando nelle case degli italiani, subito dopo il Tg1 delle 13:30. Il quiz, reso iconico da Corrado, si propone attraverso le gesta di Insinna che, al fianco di Ginevra Pisani, mostra la vena irriverente del suo essere, con gestualità e con la nota incontinenza verbale; pronta a ricercare la battuta ad effetto.
“Nessun Sano di mente può pensare di sostituire Corrado o di essere il suo erede. Semmai questa nuova edizione di ‘Il pranzo è servito’ può essere considerata un omaggio a un grandissimo della tv. Una cosa, però, da lui l’abbiamo ereditata: il sano ottimismo del suo programma, che vogliamo riportare al pubblico”. Queste parole, dette da Flavio Insinna durante un’intervista rilasciata a Sorrisi.com e, ad un passo dalla prima puntata della trasmissione, rimarranno simbolo della riconoscenza verso un professionista; esattamente come lo era Corrado.
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