Chiara Nasti è nuovamente al centro di una polemica pungente. L’ultimo tattoo sfoggiato dall’imprenditrice digitale, è tutt’ora motivo di discussione sui social. Nello specifico, a farla finire nel mirino delle critiche, è stata la scelta di tatuarsi sul braccio il suo stesso viso, con tanto di corona sul capo. Egocentrismo? Un notevole desiderio di stare al centro dell’attenzione? Può darsi. Ma ciò non toglie il fatto che la Nasti, come qualsiasi altra persona al mondo, possa decidere come esprimere il suo corpo liberamente.
Il fatto che il binomio Chiara Nasti-tatuaggio sia spesso messo al centro dell’attenzione, non è neanche un dettaglio così sconosciuto agli occhi dei sui sostenitori e al resto del gossip. Ben si ricorda un fatto analogo, accaduto un anno fa, esattamente nel giugno del 2020. L’influencer, insieme ad un’amica, si era fatta tatuare sulla pelle la sua data di nascita. Peccato però che, l’apostrofo che indica i millesimi degli anni, sia stato inciso dal tatuatore a ridosso del numero, quindi ad indicare i minuti. Una gaffe che è rimasta nell’immaginario comune dei fruitori social, i quali, al tempo, avevano ricevuto una risposta al veleno da parte della stessa Nasti: “Non copiatemi, siate voi stesse”.
L’influencer ci ricasca, e il web insorge [FOTO]
Ed ecco che la storia si ripete a distanza di un anno. L’imprenditrice digitale, pubblica una serie di Instagram Stories fra le quali vi è quella che ha generato l’ironia tra gli utenti social. Il suo stesso profilo sul braccio, come a voler cristallizzare il suo giovane volto per sempre, si è gettato volontariamente nel vortice delle critiche. Tra chi sottolinea il suo senso di protagonismo, e chi invece punta il suo ego smisurato come un dettaglio a sfavore della sua personalità, ecco che arriva a gran voce l’intervento della Nasti. L’influencer partenopea non è rimasta in silenzio, la quale ha replicato dinanzi all’ironia del web, con un: “Quanto mi amo!”. L’ex fidanzata di Nicolò Zaniolo, nonché attualmente dolce metà dello sportivo Mattia Zaccagni, non ha lasciato che le parole potessero andar via senza prima dettare sentenze con una spiccata frecciatina velenosa.
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