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La storia dell’abito verde indossato da Keira Knightley in Espiazione

A realizzarlo è stata la costumista premio Oscar Jacqueline Durran

Quando pensiamo a Keira Knightley è facile proiettare nella mente il delizioso abito verde indossato nel film Espiazione, uno dei più famosi della sua carriera e che ha scritto un’altra pagina della storia della moda cinematografica.

Il film, diretto da Joe Wright, è uscito nelle sale nel 2007 e, oltre all’innegabile bravura dell’attrice protagonista, ha lasciato il segno per uno degli abiti definiti tra i migliori costumi della storia del cinema. E tanta maestria è associata al nome di Jacqueline Durran, costumista britannica nominata agli Oscar sia per gli abiti realizzati nel film Orgoglio e Pregiudizio sia per il capolavoro verde in Espiazione. Tuttavia, la vittoria agli Academy Award arriva soltanto anni dopo con il film Anna Karenina. 

Keira Knightley e l’abito verde indossato in Espiazione: la storia

Il lavoro di Jacqueline Durran è partito da lunghe ore di studio e ricerca. La costumista non voleva rappresentare quello stile che ha definito “decadente e trasandato delle famiglie della classe medio-alta” dell’epoca, bensì voleva realizzare qualcosa di differente, di epico. Complice anche il consiglio del regista, la costumista decise di prendere le distanze dalla moda dell’epoca. Tuttavia l’abito verde confezionato per il personaggio di Keira Knightley non presenta inesattezze storiche: ad esempio la schiena nuda così come la scollatura e lo strascico del vestito sono elementi che rappresentano appieno gli anni ’30.

Keira Knightley

Quello disegnato da Jacqueline Durran inoltre ricorda molto gli abiti che venivano realizzati dalla casa di moda Paquin a Parigi in quel periodo. L’abito di Espiazione è importante anche per l’anima che questo oggetto ha ottenuto nel romanzo di Ian McEwan, che lo descrive come un personaggio. Il motivo? È in parte responsabile della passione scoppiata fra Cecilia e Robbie. Anche Keira Knightley, che lo ha indossato, lo ha definito un “grande vestito. Anche se in realtà è anche molto fragile, al punto che si sono strappati tutti. Era come carta velina”. Non a caso, il regista ha raccontato che l’abito presentava una scucitura voluta sul davanti per facilitare la scena girata in biblioteca.

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Cristina Migliaccio

Moda, Lifestyle & Glamour

Nata ad Ischia, ha studiato a Salerno dove ora vive Editoria e pubblicistica. Ha vissuto quattro anni a Roma diventando giornalista pubblicista.
Appassionata di libri e di tutte le dinamiche dell'intrattenimento televisivo, soprattutto riguardo le serie TV. Si occupa di Moda, analizzando nel dettaglio i red carpet e le tendenze. Sul blog www.velvetgossip.it di VelvetMAG è curatrice di curiosità ignote ai più.

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