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Perché Raffaella Carrà ha scelto questo pseudonimo: storia e curiosità

A darle la spinta giusta fu un regista con un debole per l'arte

Chi, ad oggi, non conosce Raffaella Carrà? Il suo nome ha fatto il giro del mondo, venerato non soltanto in Italia ma anche e soprattutto in Spagna e negli stati dell’America Latina. Artista a tutto tondo, la Carrà ha arricchito con talento, bravura e allegria il bagaglio della televisione italiana e non solo. Ma all’anagrafe il suo nome figurava come Raffaella Maria Roberta Pelloni. Se non avesse scelto uno pseudonimo, avrebbe avuto ugualmente successo? Probabilmente non lo sapremo mai.

Quello che invece possiamo scoprire è perché la showgirl decise di cambiare nome e perché optò proprio per il cognome Carrà. Raffaella è stato il suo nome di battesimo e, a differenza di tante altre colleghe del mondo dello show business, ha preferito cambiare soltanto il suo cognome, passando da Pelloni a Carrà.

La storia dello pseudonimo di Raffaella Carrà: com’è nato e chi l’ha aiutata

Per scoprire perché – e come – ha cambiato cognome, dobbiamo tornare agli anni ’60, quando una giovane Raffaella Pelloni aveva iniziato a muovere i primi passi nel mondo della recitazione. Dopo aver conseguito il diploma presso il Centro sperimentale di cinematografia a Roma, iniziò a recitare in alcuni film come La lunga notte del ’43. Non solo cinema, ma anche teatro. Raffaella non rimase con le mani in mano, aspettando che la grande occasione le piombasse tra le braccia senza far nulla. Tuttavia, nonostante i film non mancassero e anche la presenza iniziale in TV e in radio, il successo faticò ad arrivare. Questo finché non si convinse a cambiare nome d’arte.

Raffaella Carrà

A darle l’input fu il regista Dante Guardamagna, appassionato d’arte e in particolare di pittura, che suggerì alla showgirl di scegliere Carrà come tributo al pittore Carlo Carrà. Per il regista, il suo nome era legato all’iconico artista Raffaello Sanzio, per cui creò un ibrido, unendo due pittori a lui cari e dandole un’idea decisamente artistica. Non si conosce il momento esatto in cui Raffaella Pelloni diventò Raffaella Carrà. Tutto ciò che conta è quello arrivato dopo. La Carrà abbandonò presto l’idea della recitazione e così si dedicò alla televisione, dove ottenne il meritato successo di cui tutti parlano oggi. Con l’inizio degli anni ’70, la sua presenza sui piccoli schermi della Rai divenne sempre più attiva e tutti, nel giro di pochi anni, avrebbero conosciuto il fenomeno che rispondeva al nome di Raffaella Carrà.

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Cristina Migliaccio

Moda, Lifestyle & Glamour

Nata ad Ischia, ha studiato a Salerno dove ora vive Editoria e pubblicistica. Ha vissuto quattro anni a Roma diventando giornalista pubblicista.
Appassionata di libri e di tutte le dinamiche dell'intrattenimento televisivo, soprattutto riguardo le serie TV. Si occupa di Moda, analizzando nel dettaglio i red carpet e le tendenze. Sul blog www.velvetgossip.it di VelvetMAG è curatrice di curiosità ignote ai più.

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