La curiosa storia del diadema della Chata, oggi di Letizia Ortiz
È uno dei gioielli reali più preziosi posseduti dalla corona spagnola, ma anche tra i più chiacchierati
Anche i reali spagnoli hanno dei bellissimi gioielli di cui parlare. In particolare, è curiosa la storia del diadema della Chata, tra i più preziosi in possesso di Letizia Ortiz e al tempo stesso il più chiacchierato. Si narra che del misterioso tesoro dei Borboni ad oggi sia rimasto molto poco, eppure Letizia di Spagna trova sempre il modo di indossare meraviglie preziose appartenute a generazioni precedenti di sovrani.
Da quando, nel 2014, ha seguito suo marito Felipe VI al trono, Letizia è entrata in possesso dei gioielli della corona, in particolare di tutti i diademi appartenuti alla regina Sofia di Spagna. Quello più chiacchierato, tuttavia, è il diadema della Chata, che è stato realizzato nel 1886 dalle abili mani di Mellerio, gioiellerie parigino che aveva un atelier nel cuore di Madrid.
Il diadema della Chata commissionato dalla regina Isabella II
Questo diadema fu un regalo di nozze che la regina Isabella II commissionò all’atelier per sua figlia. Un accessorio unico nel suo genere, frutto dell’estro meticoloso di Mellerio, realizzato in platino e con una serie di conchiglie in diamanti, attorno alle quali erano state inserite sette perle a pera e 12 brillanti che, non essendo incastonati, ondeggiavano seguendo il ritmo della testa. Una tiara pregiata che tuttavia non è mai stata pagata. La regina Isabella II, esiliata in Francia, non saldò il suo debito. Mellerio fece valere i suoi diritti, chiedendo di essere risarcito per un totale di oltre 150mila franchi.
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La regina Isabella II aveva ordinato diversi gioielli, mai pagati, e l’atelier chiese il rimborso di tutto. La regina rifiutò di versare una cifra così salata, così il gioielliere si rivolse al tribunale e il giudice gli diede ragione. Com’è arrivata nelle mani di Letizia Ortiz? Si racconta che la figlia della regina lasciò la Spagna nel 1931, seppur molto malata, per rifugiarsi in Francia e portò con sé il diadema della Chata, nascondendolo sotto un voluminoso cappello. Dopo la sua morte, il diadema arrivò a suo nipote, che lo regalò a Maria de las Mercedes di Borbone. Quest’ultima, in seguito, lo offrì a Sofia di Spagna. E da qui è poi finito tra le mani di Letizia Ortiz.
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