Chicche di Velvet

La storia dell’abito cigno che sconvolse gli Oscar 2001

Björk lo indossò alla 73esima edizione degli Academy Awards e a disegnarlo fu Marjan Pejoski

Quanti abiti sono passati sul red carpet degli Oscar e quanti, tra questi, hanno catturato l’attenzione per motivi controversi? Uno dei più chiacchierati – e mai dimenticati – è quello conosciuto come l’abito cigno, indossato dalla cantante Björk sul red carpet del 2001.

Disegnato e firmato dallo stilista Marjan Pejoski, l’abito cigno è stato votato in un sondaggio del Daily Telegraph come il nono più ricordato di tutti i tempi, superando persino la bellezza dell’abito black&white di Valentino che Julia Roberts indossò per quell’edizione.

La storia dell’abito cigno indossato da Björk agli Oscar 2001

Björk, popolare cantante islandese, era stata candidata agli Oscar per la migliore canzone originale del film Dancer In the Dark (il brano si intitolata I’ve seen it all). E, per quell’occasione, aveva deciso di indossare una nuova creazione di Marjan Pejoski. L’abito cigno infatti era stato presentato qualche settimana prima durante la London Fashion Week come parte della collezione Autunno/Inverno 2001. Tuttavia, Marjan Pejoski non sapeva che Björk avrebbe indossato quell’abito in occasione degli Oscar. E pensare che la cantante possedeva due copie di quest’abito, perché non poteva essere lavato e, se si fosse macchiato, doveva avere dalla sua un piano B.

 

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Ma perché aveva scelto quell’abito? La cantante l’ha spiegato anni dopo al New York Times, sottolineando di essere stata fraintesa. “Ero consapevole che quella sarebbe stata probabilmente la mia prima ed ultima volta agli Oscar. Per questo ne approfittai, volevo parlare di fertilità così portai con un me un po’ di uova”. Di fatto, Björk ha simulato di covare delle uova sul red carpet degli Oscar. Ma perché l’abito cigno ha fatto così scalpore? Probabilmente perché all’epoca ci si aspettava che venisse rispettato un importante dress code alla notte degli Oscar e l’abito di Björk non fu preso sul serio. Per settimane dopo quella serata in tanti puntarono il dito contro l’abito cigno definendolo volgare, scandaloso e stravagante. Eppure, ad oggi, in molti non la pensano più così.

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Cristina Migliaccio

Moda, Lifestyle & Glamour

Nata ad Ischia, ha studiato a Salerno dove ora vive Editoria e pubblicistica. Ha vissuto quattro anni a Roma diventando giornalista pubblicista.
Appassionata di libri e di tutte le dinamiche dell'intrattenimento televisivo, soprattutto riguardo le serie TV. Si occupa di Moda, analizzando nel dettaglio i red carpet e le tendenze. Sul blog www.velvetgossip.it di VelvetMAG è curatrice di curiosità ignote ai più.

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