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Chicche di Velvet

Falsi miti e leggende metropolitane: la verità su 5 delle credenze più diffuse, i cani vedono in bianco e nero?

In certi casi la realtà può coincidere con la leggenda, in altri vi si discosta totalmente

Che si tratti di abitudini o modi di pensare, i falsi miti hanno la capacità di influenzare la vita di molte persone. Per indicare quanto ancora delle credenze popolari sia presente nell’opinione pubblica, una recente indagine di Surveyeah ha chiesto ad un campione rappresentativo di italiani, quanto siano legati alle leggende metropolitane. E se anche qualcuno non lo confesserebbe mai, molti degli intervistati hanno ammesso di essere meno scettici di quanto si possa immaginare.

Credenze popolari: verità o falsi miti?

Tra le leggende metropolitane più diffuse, una che sicuramente avrà sfiorato molte menti, è l’esistenza del mostro di Loch Ness. Si tratta di una credenza legata all’avvistamento nel 1934 di una creatura, dalle sembianze mostruose, nelle acque scozzesi. Oggi, però, a crederci pare siano rimasti davvero in pochi; del resto la fotografia degli anni ’30 è stata confermata essere un falso. Un secondo mito, che si trova in bilico su falso e reale, è la presenza dei fantasmi; in base all’indagine di Suveryeah il 63% degli italiani avrebbe ammesso di non credere all’esistenza di creature soprannaturali. Tuttavia, anche se la foto del 2012 che mostrava l’immagine (falsa) di un ectoplasma ha lasciato molti scettici, sono ancora in tanti a voler dimostrare la presenza di tali entità.

Discostandoci dal mistero e potendo affermare che si tratti di una falsa credenza, la terza leggenda metropolitana è legata all’idea che gli elefanti abbiano paura dei topi; niente di più falso. Pare, infatti, che i movimenti bruschi dei pachidermi di fronte ai topolini siano solo l’espressione del desiderio di giocare con loro. Sempre agli animali si lega la quarta credenza: i cani vedono in bianco e nero? Nonostante il 67% delle persone intervistate ne siano convinte, in realtà i quattro zampe hanno uno spettro di colori ampio (anche se non come quello umano). Ed in fine, l’ultima credenza si lega al cervello umano; anche attraverso la cinematografia si è stati portati a credere che l’uomo utilizzi solo il 10% del suo cervello; purtroppo, però, non esiste nessuna verità scientifica che confermi quella, che ad oggi, resta una diceria.

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Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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