Vaccino Covid, è corsa alle prenotazioni: le regole regione per regione
Via libera alle vaccinazioni senza più il vincolo delle fasce di età
Col mese di giugno appena cominciato la campagna vaccinale italiana è alla svolta decisiva. Dal 3 giugno sono aperte le prenotazioni senza limiti di età, dalle persone più anziane fino ai 12enni, in tutte le Regioni. Non tutti i territori partiranno subito: alcuni apriranno fino ai 16 anni in attesa di allargare ulteriormente nei prossimi giorni. Ma per il resto sarà corsa al vaccino in vista delle vacanze estive.
Open day per ricevere le dosi
Si moltiplicano le iniziative per la vaccinazione, con open day e open week. Nel Lazio open week Astrazeneca per over 18 fino al 6 giugno. In Emilia Romagna open day a Bologna. In Toscana scatta l’operazione “last minute”: la possibilità di prenotarsi all’ultimo momento se c’è chi disdice l’appuntamento. In Lombardia si punta a vaccinare tutti il prima possibile.
La fascia d’età 12-15 anni
E giungono novità sul fronte delle somministrazioni ai ragazzi. L’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) ha approvato l’utilizzo del vaccino Pfizer per i giovanissimi tra i 12 e i 15 anni, accogliendo pienamente il parere espresso dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema). “I dati disponibili – spiega Aifa – dimostrano l’efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti compresi in questa fascia di età”.
Una “pioggia” di somministrazioni
Altri 2,5 milioni di dosi di vaccini anti Covid, oltre ai 3,5 milioni di Pfizer già in distribuzione, sono in arrivo questa settimana in Italia. In tutto sono arrivate a quota 40 milioni le dosi di vaccino distribuite alla regioni in tutta Italia. I dati aggiornati dicono che sono state somministrate finora 35.435.853 dosi pari all’88,7% del totale. Con 12.294.543 persone (pari al 22,66% della popolazione over 12) che hanno completato il ciclo vaccinale.
I posti a tavola nei locali
Nella giornata di oggi 3 giugno si prevede una riunione tecnica per chiarire la questione del limite delle 4 persone a tavola al ristorante. A inviare la richiesta è stata la conferenza delle regioni. “L’ipotesi del limite di 4 al chiuso non è stata proposta ufficialmente e non trova riscontro”, dicono gli enti locali. Secondo i presidenti sorprende di regione “sorprende che l’interpretazione del governo sul tema sia avvenuta in maniera autonoma.”