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Paolo Sorrentino affidò i costumi de La Grande Bellezza ad una sartoria napoletana: tutta la storia

Toni Servillo indossò gli abiti confezionati dalla sartoria napoletana Cesare Attolini

La grande bellezza di Paolo Sorrentino in tutto e per tutto. Il film premio Oscar realizzato nel 2013 ha catturato l’interesse mondiale. È stato presentato in concorso a Cannes e ha vinto, oltre alla statuetta degli Academy Awards, anche 9 David di Donatello e 5 nastri d’Argento. Sorrentino con questo film ha fatto ancora una volta centro e, tra i grandi vanti di una pellicola che ha fatto incetta di premi, non può mancare la menzione ai costumi.

Ad occuparsi infatti dei bellissimi abiti che hanno caratterizzato il personaggio di Toni Servillo è stata una sartoria napoletana: il merito di tanta bellezza va a Cesare Attolini Napoli, una storica sartoria partenopea che ha fatto breccia nel cuore hollywoodiano. Si tratta di una realtà ben radicata nel cuore napoletano, fondata nel 1930 a Casalnuovo e con un laboratorio di 150 sarti.

Cesare Attolini, la sartoria napoletana che realizzò i costumi de La grande bellezza

Merito di una sartoria napoletana dunque l’eleganza di Jep Gambardella, un uomo che punta tutto sullo stile e che ha saputo lasciare il segno anche nel mondo della moda. Tutto ciò che Gambardella indossa ne La grande bellezza, dalle giacche coloratissime e vistose ai pantaloni, sono opera della sartoria Cesare Attolini. Si tratta di abiti ideati e cuciti ad hoc. Ma per Toni Servillo questa non è la prima volta: aveva già conosciuto il lavoro della sartoria napoletana in passato, come ha spiegato Giuseppe Attolini al Messaggero: “Toni Servillo era entrato già nei nostri cuori all’epoca de Il Divo. In quell’occasione avemmo l’onore e l’onere di aiutarlo a restituire con i nostri abiti la figura un po’ impacciata e ingobbita di Giulio Andreotti”.

E, così come Toni Servillo ne La grande bellezza, Cesare Attolini ha avuto modo di vestire altri grandi nomi del cinema, da Marcello Mastroianni a Vittorio De Sica. L’abbiamo detto tante volte, il legame che unisce moda e cinema è indissolubile, per cui non stupisce come un film come quello di Paolo Sorrentino ad oggi sia ricordato anche (o forse soprattutto) per quei meravigliosi costumi. Impossibile dimenticare gli outfit di Jep Gambardella, le sue giacche vistose (dal giallo limone all’arancio fluo) abbinate in genere a camicie eleganti e neutre.

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Cristina Migliaccio

Moda, Lifestyle & Glamour

Nata ad Ischia, ha studiato a Salerno dove ora vive Editoria e pubblicistica. Ha vissuto quattro anni a Roma diventando giornalista pubblicista.
Appassionata di libri e di tutte le dinamiche dell'intrattenimento televisivo, soprattutto riguardo le serie TV. Si occupa di Moda, analizzando nel dettaglio i red carpet e le tendenze. Sul blog www.velvetgossip.it di VelvetMAG è curatrice di curiosità ignote ai più.

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