Il trionfo dei Maneskin all’Eurovision Song Contest di qualche sera fa sembra aver dato nuova linfa al panorama musicale italiano. In effetti la vittoria della rock band composta da quattro ragazzi romani ci ha regalato una gioia immensa, soprattutto in funzione del fatto che un qualcosa di simile non avveniva da 31 anni. L’ultimo a vincere per i nostri colori fu infatti Toto Cutugno nel 1990. I Maneskin, peraltro, non sono esclusivamente orgoglio del pubblico, ma anche dei loro stessi colleghi. Nel frattempo hanno inoltre raggiunto l’ennesimo incredibile traguardo: sono infatti nella top 10 mondiale degli artisti ascoltati su Spotify.
In effetti, grazie al loro storico risultato, i ragazzi romani sono riusciti ad ottenere l’endorsement di moltissime personalità provenienti dal mondo dello spettacolo, inclusi tantissimi colleghi musicisti. Vi abbiamo già raccontato delle sentitissime reazioni di Fedez, Emma, Manuel Agnelli e di moltissimi altri. Nelle scorse ore a questa schiera si è unito anche uno di quegli artisti che solitamente è super critico nei confronti della musica odierna, ossia Morgan. Il cantautore, leader dei Bluvertigo, ha dedicato un lunghissimo post sui suoi canali social alla vittoria internazionale ottenuta dai Maneskin.
I Maneskin piacciono anche a Morgan
In effetti Marco Castoldi sembra aver preso il trionfo dei Maneskin piuttosto seriamente. Su Instagram infatti ha scritto un lungo post. Il succo di quest’ultimo è che tale vittoria può essere sintomatica di una vera e propria ripresa, sotto tanti punti di vista, per il nostro Paese. Scrive infatti: “La nostra band non ha più nulla da invidiare a nessuno. Il rock italiano è uscito dal complesso di inferiorità“. Nel contempo Morgan ha invitato tutti gli italiani a godere di un tale successo e a non lasciarsi andare a delle sterili polemiche.
Quantomeno singolare il fatto che tali parole scritte da Morgan in riferimento al successo dei Maneskin, vengano solo pochi giorni dopo la pubblicazione di un pensiero non esattamente in linea con quello appena citato. In effetti, ricordando il Maestro Franco Battiato, Castoldi aveva scritto: “Battiato era uno degli ultimi veri uomini di cultura, in questa Italia mediocre e spenta”. Deve averci ripensato: forse meglio così.
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