Adriano Celentano saluta Franco Battiato, il video è commovente: “Ci rivediamo..!”
Dopo alcuni giorni di silenzio, "il Molleggiato" celebra il collega postando una clip emozionante
Sono passati ormai diversi giorni dalla scomparsa del Maestro Franco Battiato, ma la tristezza nell’aria è ancora moltissima. Pian piano tutti quanti stanno omaggiando una delle figure più importanti della musica italiana a loro modo tramite i social o semplicemente mettendo play ad uno dei suoi dischi. Qualche ora fa alla schiera degli omaggi rivolti al cantautore deceduto si è aggiunto anche quello di un altro dei “mostri sacri” della scena nostrana, ossia Adriano Celentano. Seppur appartenenti a stili piuttosto differenti, i due sono sempre stati uniti da un rapporto di reciproca stima.
Adriano Celentano deve aver preso piuttosto male la notizia riguardante la scomparsa del suo collega, o quantomeno si è fatto attendere per una commemorazione pubblica. Questa è finalmente arrivata poche ore fa, quando “il Molleggiato” ha pubblicato un video molto toccante in cui ha ricordato a suo modo Franco Battiato.
Adriano e Franco: riflessioni sulla vita e sulla morte
Il Maestro fu infatti ospite della trasmissione “Rockpolitik” in onda in prima serata su Rai 1 nel 2005 e condotta dallo stesso Adriano Celentano. In quel caso Battiato cantò la sua bellissima La porta dello spavento supremo, salvo poi disquisire con il suo collega rispetto alla tematica della reincarnazione. Il Maestro, in quell’occasione, raccontò un episodio singolare capitato nella sua esperienza da artista, volto a mettere in luce la caducità della vita terrena e la paura della morte.
In aggiunta a questo reperto televisivo, Adriano Celentano ha allegato sul finale del video un messaggio personalmente dedicato alla memoria di Franco Battiato. Ha infatti scritto: “Il tuo è solo un breve distacco fra te e tutti quelli che ti amano e fra quelli che ti amano io non potevo mancare!!… Ci rivediamo..!“. E ancora: “Ho i miei dubbi invece su chi uccide e ha il coltello facile. Non potrebbero sopportare la grande purezza che arieggia nei luoghi dove ora sei tu”.
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