La Casa di Carta, la quinta stagione sarà divisa in due parti: le date ufficiali
L'attesa è finita, torna Il Professore
Circa una settimana fa il cast de La Casa di Carta dava l’addio definitivo al set. Tutti i protagonisti, tra abbracci tamponati e commozione, hanno ringraziato i fan e la produzione per l’esperienza vissuta. Contestualmente dall’altro lato dello schermo, però, gli utenti si sono chiesti: “quando vedremo l’ultima stagione?”. È presto detto, l’attesa è finita. O meglio, adesso abbiamo una data. Anzi due…
La Casa di Carta, la quinta stagione sarà divisa in due parti: le date ufficiali
Purtroppo i fan della serie spagnola più acclamata dovranno attendere ancora un po’ prima di scoprire cosa accadrà nella quinta stagione de La Casa di Carta. Solo il 3 settembre Il Professore e i suoi torneranno su Netflix, per la prima parte. La seconda, invece, arriverà a ridosso delle feste natalizie: il 3 dicembre. Già, perché la quinta stagione sarà divisa in due parti, da cinque episodi ciascuna. Quindi abbiamo un ulteriore elemento: saranno in totale dieci episodi, presumibilmente dalla durata di quaranta/quarantacinque minuti ciascuno. E ci si dovrà accontentare solo di questi: si tratta infatti della quinta e ultima stagione in assoluto. Per certi versi è meglio che sia così: la narrazione, se fosse durata, avrebbe compromesso l’efficacia dell’impatto emotivo che i colpi alla Zecca di Stato e alla Banca di Spagna hanno suscitato sin dall’inizio.
I fan più accaniti ricorderanno che nell’ultimo episodio della quarta stagione Il Professore era stato preso in ostaggio da Alicia Sierra e non sembrava affatto sapere come uscirne. I ladri invece, ancora barricati all’interno della Banca di Spagna, stavano per essere attaccati dall’esercito. Come andrà a finire? C’è chi ha ipotizzato che Il Professore si sacrificherà per salvare i compagni, in modo che possano portare a compimento il colpo. Questo perché Alvaro Morte, l’interprete de Il Professore ne La Casa di Carta, ha pubblicato sulla propria pagina Instagram delle parole d’addio molto forti nei confronti del suo personaggio. Quasi come se non si trattasse di un mero addio a un’interpretazione, ma che ci fosse dietro qualcosa di più profondo.
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