Le parole fanno male. Più di un pugno allo stomaco, più di uno schiaffo in pieno volto. E’ così. Quelle che Harry ha pronunciato durante il racconto fatto a Oprah Winfrey per il docu-film The me you can see sono dotate di una potenza emotiva enorme. Quando ha riferito dei suoi problemi con l’alcol e quando ha ammesso di sentirsi chiuso in un gabbia, fin quando abitava con la famiglia reale, c’è stato chi ha pensato che si trattasse di un modo per giustificare l’addio repentino e netto alla famiglia reale. Quindi che non si trattasse di un racconto troppo vero e troppo sentito. Quando però ha parlato di suicidio, con lo sguardo stravolto, e soprattutto quando di suicidio ha parlato in riferimento alla donna che ama, Meghan Markle, il dubbio che fosse solo un modo per scrollarsi di dosso l’etichetta di voltagabbana si è improvvisamente spento.
Harry, il racconto straziante su Meghan Markle: “Voleva suicidarsi ed era lucida. Non ha fatto abusi come me, lei era del tutto sobria”
A Oprah Winfrey, Harry ha riferito che: “La cosa che ha impedito a Meghan di suicidarsi è aver capito quanto sarebbe stato ingiusto nei miei confronti dopo tutto quello che era successo a mia madre. Non ha voluto mettermi nella condizione, ancora una volta, di perdere un’altra donna nella mia vita. E soprattutto non con un bambino dentro di lei. Il nostro bambino”. Come se non fosse abbastanza: “Ricordo la sera in cui le sue lacrime mi hanno svegliato nel cuore della notte. Vederla piangere con la testa immersa nel cuscino era straziante. Ci siamo stretti in un forte abbraccio”. Meghan Markle è sempre stata considerata una donna fiera, indipendente e capace; le parole di Harry, invece, compongono una narrazione della persona, e non del personaggio, totalmente diversa. E tutto a causa del contesto; tutto a causa della vita da reali che avevano scelto e a cui poi hanno deciso di rinunciare.
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