Misha Barton, Marissa di The O.C. svela i segreti amari e dolorosi della serie: “Mi facevano bullismo”
La protagonista della serie si è sfogata a distanza di anni
The O.C. è stata una delle serie tv più amate dei primi anni 2000. Raccontava il bello e il brutto della vita scintillante di Newport Beach. Un mondo fatto di sfarzi, cene di gala e abiti firmati. Ma poi c’era il risvolto della medaglia: alcol, droghe, segreti e adulteri. In questo caos così colorato, si avvicendavano le narrazioni di quattro adolescenti. Il primo capitolo di questa storia si apriva, infatti, con Ryan Atwood, un giovane teppista con un passato difficile, finito al riformatorio per aver tentato di rubare un’auto. Sandy Cohen, avvocato, lo tirava fuori e lo portava a casa con sé, a Newport per permettergli di avere un futuro più felice. Poi si aprivano, pian piano, tutti gli altri capitoli: Seth Cohen, Summer Roberts, Julie Cooper e, infine, Marissa Cooper. Oggi, a distanza di quasi vent’anni, l’interprete di Marissa, Misha Barton, è tornata a parlare del set e delle persone con cui ha lavorato. Le rivelazioni, però, hanno lasciato tutti di stucco e con l’amaro in bocca.
The O.C., Misha Barton racconta retroscena amari sulla serie: “Gli uomini mi facevano bullismo”
Chi ha amato The O.C. non può che sentirsi deluso nel leggere le parole di Misha Barton. L’attrice ha recentemente rilasciato un’intervista molto dura a E!News: “Vivevo una sorta di bullismo generale da parte di alcuni degli uomini sul set. C’erano persone su quel set che erano molto cattive con me. Non era, tipo, l’ambiente ideale per un giovane, ragazza sensibile che è stata anche spinta verso la celebrità con cui dover conviver”, ha confessato. Poi ha rincarato la dose raccontando del suo addio alla serie: “Non sapevo dove stesse andando. Ci ripenso con affetto, ma penso che alcune persone l’abbiano gestita male. Sentivo di non poter più andare avanti”.
I fan più accaniti ricorderanno infatti che la morte televisiva di Misha Barton nei panni di Marissa è stato praticamente l’evento più difficile da digerire, lo è ancora oggi. Ecco quindi cosa si nascondeva dietro questo addio. Che botta!