Covid: allentamento delle misure, slitta il coprifuoco
La cabina di regia del governo prenderà decisioni importanti
Attesa per la cabina di regia a Palazzo Chigi. Parteciperanno, tutti in presenza, i ministri Daniele Franco, Roberto Speranza, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Maria Stella Gelmini, Elena Bonetti. Così come il sottosegretario Roberto Garofoli, il coordinatore del Cts Franco Locatelli e Silvio Brusaferro dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Lo rende noto Palazzo Chigi. A seguire si svolgerà, spiega l’Ansa, il Consiglio dei Ministri.
Dati positivi, misure meno rigide
“Io penso che si andrà in una direzione che terrà conto del miglioramento. Quindi, penso di sì. Non so quale sarà esattamente il punto di equilibrio, ma sicuramente sarà nella direzione di un allentamento delle misure“, ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, interpellato in merito alla possibilità che oggi 17 maggio, nella cabina di regia del governo, vengano allentate le restrizioni legate al Covid.
Coprifuoco posticipato
“Alla luce dell’ottimo andamento della campagna vaccinale in cui Forza Italia ha sempre creduto, del calo di contagi, dei decessi e dei ricoveri che si sta registrando, chiediamo al Governo di prolungare subito il coprifuoco fino alle 23 o a mezzanotte. Per poi prevedere la sua eliminazione a giugno. E di riaprire settori e attività ancora chiusi”. Così, in una nota congiunta, il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, il vicepresidente della Camera Andrea Mandelli e il responsabile del settore Dipartimenti di FI, Alessandro Cattaneo.
Lega e Pd, convivenza impossibile
Il premier Mario Draghi, alla luce dei dati confortanti su contagi e vaccinazioni e dei pareri degli esperti del Cts (più ottimistici che in passato), si prepara dunque alla riunione decisiva. Ma la vigilia del vertice di governo è stata ancora segnata dalle tensioni che, più in generale, attraversano la maggioranza. In primis Lega e Pd. Allo strappo di Salvini sulle riforme è ancora il Nazareno, in mattinata, a replicare con durezza. “Se Salvini non vuole i fondi Ue si dimettano i ministri chiamati a gestirli”, ha attaccato il vice segretario Giuseppe Provenzano.