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Truffa del pacco postale: come funziona e cosa fare per non essere raggirati

Novità sul fronte delle frodi: si è diffusa una nuova truffa online

Il fenomeno delle frodi sembra non volersi arginare; per ogni imbroglio sventato pare ne esista sempre uno pronto a comparire, come la recente truffa del pacco postale. “Abbiamo un pacco postale in giacenza” recita l’SMS che, in queste settimane, hanno ricevuto migliaia di italiani; definita una vera Catena di Sant’Antonio composta da diversi messaggi che si presentano come solleciti da parte delle Poste o dei corrieri e che sono assolutamente falsi.

Si tratta per la maggior parte di SMS, ma qualche volta la truffa del pacco postale si può servire anche di mail o messaggi WhatsApp; il punto di partenza è sempre lo stesso, l’invito a ritirare un pacco in giacenza del quale, ovviamente, non si è assolutamente a conoscenza. A corredo del breve messaggio di testo vi è poi un link: ed quest’ultimo che rappresenta il vero pericolo.

Come evitare di cadere nel tranello della truffa del pacco postale

Nella truffa del pacco postale, potrebbe capitare che il testo inviti l’utente a tracciare la spedizione, altre volte ad agire entro 48 ore. A corredo del testo si presenta poi uno strano link composto da numeri e parole strane e privo della certificazione SSL (ovvero, non inizia con “https”, ma con “http”). Spesso i messaggi che rappresentano l’imbroglio invitano ad in inserire il numero di carta di credito per scoprire dove si trovi il plico, oppure per saldare i fantomatici 5 euro di tasse postali; inoltre, i link inviati con questo tipo di truffe sono le chiavi di accesso ai dati sensibili presenti nello smartphone. Nel caso della truffa del pacco postale in giacenza, la Polizia avverte anche dalla pagine social ufficiali: “Il testo è più o meno simile: si riferisce a un pacco in giacenza che deve essere consegnato. Ma il link è strano e con numeri casuali. Mi raccomando prestate bene attenzione e non cliccate sul link”. Bloccare il mittente è il secondo passo consigliato, in modo da non incorrere in future truffe simili.

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Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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