Sarà in vigore fino al 31 luglio. Il governo ha varato il nuovo decreto che fissa il calendario delle riaperture a partire dal 26 aprile, lunedì prossimo. Il coprifuoco è confermato alle 22. Nel provvedimento non si fissa una data di scadenza, ma è stato chiarito che le misure saranno riesaminate in base all’andamento della curva epidemiologica. È quindi possibile che anche questo limite orario venga rivisto già alla fine di maggio. Prorogato lo stato di emergenza che consente il lavoro in smart working e la procedura d’urgenza per numerosi adempimenti, compresi quelli relativi alla campagna vaccinale.
Regioni in zona gialla: la maggioranza
Da lunedì 26 aprile tornano dunque le zone gialle che saranno accompagnate anche dalle aperture serali di bar e ristoranti. E dal riavvio di cinema e teatri, malgrado il divieto di uscita notturna. Sono 13 le regioni che sperano nell’allentamento delle restrizioni. Adesso infatti nel nostro Paese ci sono esclusivamente regioni in zona arancione e rossa. Domani venerdì 23 aprile, col consueto monitoraggio settimanale, si saprà chi potrà tornare alla fascia di minor rischio, cioè in zona gialla.
La riapertura dei locali
In zona gialla riapriranno i ristoranti e i bar a pranzo e a cena, ma soltanto all’aperto. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La distanza è fissata a un metro. Dal primo giugno, ma soltanto in zona gialla, i ristoranti potranno restare aperti anche al chiuso dalle 5 alle 18. In zona arancione e rossa, invece, bar e ristoranti rimangono chiusi. Consentito l’asporto di cibo e bevande fino alle 18 dai bar e fino alle 22 da enoteche, vinerie e ristoranti. È sempre consentita la consegna a domicilio di cibo e bevande.
Il “certificato verde”
Dal 26 aprile 2021 – si legge nella nota del Consigli dei ministri diramata da Palazzo Chigi – sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Inoltre, alle persone munite della “certificazione verde”, sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa” .
Teatri, cinema e concerti
Riaprono al pubblico in zona gialla anche cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere pre-assegnati a una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto, rende noto Palazzo Chigi. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.