Vaccino Covid, in Danimarca stop totale ad AstraZeneca. Cosa succederà in Italia
Per le autorità di Copenhagen non è abbastanza sicuro
La Danimarca rinuncia in via definitiva al vaccino AstraZeneca per combattere il Coronavirus. Lo ha reso noto dapprima l’emittente televisiva pubblica Tv2 che ha anticipato una conferenza stampa, oggi 14 aprile, della Danish Health Authority. “Continueremo la campagna di vaccinazione contro Covid-19 senza il vaccino di AstraZeneca”, hanno detto le autorità sanitarie di Copenhagen.
I timori dei danesi
La Danish Health Autority ha detto di aver svolto indagini secondo le quali “un vaccinato con AstraZeneca su 40mila avrà effetti collaterali seri“. In una nota, ha spiegato che la decisione si deve “al collegamento tra i rari casi di coaguli di sangue e il vaccino e al fatto che l’epidemia è attualmente sotto controllo in Danimarca e altri vaccini sono disponibili”.
Il piano rischia di saltare
L’utilizzo di AstraZeneca in Danimarca era stato sospeso l’11 marzo, per approfondire i possibili legami tra il vaccino ed episodi di coaguli, rari ma gravi. Con l’esclusione di AstraZeneca, secondo gli esperti citati dal Copenaghen Post, il programma di vaccinazione potrebbe non essere completato prima della fine dell’anno.
Allarme per la Lombardia
Occorre sottolineare che in queste stesse ore le dosi AstraZeneca subiscono un’ondata di rifiuto anche in Italia. Come è noto il premier Mario Draghi e sua moglie, Serena Cappello, hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca ma l’evento mediatico non è stato sufficiente a stemperare le tensioni che continuano a circondare il prodotto anglo-svedese. E nel nostro Paese cresce il numero di cittadini che non intendono vaccinarsi con AstraZeneca. “Il rifiuto del vaccino AstraZeneca è un fenomeno che negli ultimi giorni sta diventando più importante di quello che possiamo pensare”. Questo il commento del direttore generale del Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi.
Pfizer, 50 milioni di nuove dosi
Intanto la Commissione Ue ha raggiunto un accordo con Pfizer per accelerare l’approvvigionamento di vaccini, con 50 milioni di dosi aggiuntive. “È cominciata la distribuzione alle Regioni di circa 1,5 milioni di dosi di vaccino Pfizer – ha reso noto, per quanto riguarda l’Italia, il commissario Figliuolo -. Arrivate in mattinata (oggi 14 aprile, ndr.) presso gli aeroporti di Bergamo, Bologna, Brescia, Roma Ciampino, Milano Malpensa, Pisa e Venezia”. “Le consegne interesseranno più di 210 strutture sanitarie in tutto il nostro Paese, e si concluderanno entro 24 ore”, ha precisato.