Svegliati amore mio è ispirato a una storia vera: c’entra Myriam Catania
In onda stasera l'ultima puntata della miniserie evento di Canale 5
Va in onda, stasera, la puntata conclusiva di Svegliati amore mio. La fiction, diretta da Ricky Tognazzi e Simona Izzo, vede nel ruolo principale di Nanà Sabrina Ferilli. La donna lotterà per ottenere giustizia verso l’acciaieria, colpevole di aver fatto ammalare la figlia dodicenne. Una vicenda drammatica, che porta alla luce una problematica seria come quella dell’inquinamento e che sembra essere basata su fatti realmente accaduti. Come ha confessato in un’intervista rilasciata a Grand Hotel, Simona Izzo avrebbe avuto l’ispirazione in aeroporto. Quando era ancora possibile viaggiare, infatti, la regista si è trovata a scambiare alcune parole con una cosiddetta “mamma acciaio”. Tuttavia, Svegliati amore mio è basata anche, al contempo, su un drammatico episodio accaduto a Myriam Catania, nipote della Izzo. Ecco perché.
Svegliati amore mio è ispirata a Myriam Catania: le parole di Simona Izzo
“Un giorno una signora ci è venuta vicino. Stava ripartendo per la Calabria e anche noi eravamo diretti lì. Aveva lasciato la sua bambina di 5 anni, malata di leucemia, all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Nel luogo in cui viveva, non poteva curare la piccola. Questa madre era divisa tra il Bambin Gesù e altri tre figli che aveva lasciato in Calabria.”- così, in un’intervista rilasciata a Fanpage, Simona Izzo e Ricky Tognazzi hanno spiegato in maniera più esaustiva quel fatidico incontro con la “mamma acciaio”. Un incontro che in entrambi ha destato la necessità di condividerlo, per renderne partecipi più spettatori: da questo bisogno è nata Svegliati amore mio.
La miniserie, tuttavia, deve molto anche a un episodio in particolare che ha visto coinvolta Myriam Catania. L’attrice, doppiatrice ed ex gieffina è stata infatti vittima, qualche anno fa, di un brutto incidente. A seguito del drammatico evento, ha combattuto in terapia intensiva per dieci giorni tra la vita e la morte. Ciò ha destato nella sorella di Simona Izzo, Rossella, madre di Myriam, una forza tale da lasciare sbigottita la regista. Come la Izzo stessa ha dichiarato: “Nessuno è più forte di una madre che combatte per la salute dei propri figli“. Ed è proprio la forza della donna che la regista e Ricky Tognazzi hanno trasmesso a Nanà, in lotta affinché la piccola figlia riesca a sconfiggere la malattia contro il terribile male.