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Chiara Ferragni dice la propria sui vaccini e scrive al Premier Mario Draghi: “Sono stanca, sento storie che mi fanno piangere, si deve fare di più”

L'imprenditrice e influencer ha scelto di esprimere il proprio pensiero sulla campagna vaccinale

Chiara Ferragni parla a 23 milioni di persone e non solo. Mettiamola così: in maniera diretta si riferisce a una platea ampissima, non solo italiana, questo porta a un rimbalzo di eco importante in tutto il mondo. Poi c’è quella parte di pubblico viene a conoscenza delle operazioni di Chiara Ferragni in maniera indiretta, tramite i media e la carta stampata. Chiara parla a tutti. È supportata da famiglia e amici, che a loro volta vantano centinaia di migliaia di follower. Una rete, quella ferragnana, che sembra non conoscere limiti. Per questa ragione l’imprenditrice e influencer ha deciso di fare dei propri canali social uno spazio di dibattito e confronto; lo ha già dimostrato durante il primo lockdown; negli ultimi giorni, insieme a Fedez, ha cercato di comunicare ai proprio follower l’importanza del ddl Zan. Oggi, 2 aprile, si è poi esposta sulla questione campagna vaccinale e ha dichiarato il proprio sdegno nei confronti di chi: “dovrebbe fare il possibile per farci uscire da questa situazione”.

Chiara Ferragni, la lettera aperta a Mario Draghi: “Io la stimo molto, ma si deve fare di più”

Chiara Ferragni ha accolto e raccolto la richiesta di moltissimi follower di segnalare quanto la situazione sanitaria e socio-economica in Italia stia diventando grave. L’imprenditrice ha quindi scelto di scrivere una lettera di getto per poi divulgarla tra post nel feed e storie Instagram.

“Ho molto riflettuto nelle ultime settimane, se espormi e dire la mia su una situazione molto complicata e più grande di me o no, ma ho deciso di farlo. […] Sono delusa, amareggiata e anche un po’ incazzata; lo sono perché da più di un anno siamo chiusi in casa, le attività stanno chiudendo, i bambini non vanno a scuola. La gente è stanca; ho pianto ascoltando le loro storie. Tutto questo perché da un anno gli errori di chi dovrebbe prendersi cura di noi si susseguono. […] Questo appello lo faccio a Mario Draghi, persona che stimo e a cui va tutto il mio sostegno che ha ereditato una situazione difficile e ancor di più a tutti i politici che sono sempre seduti lì: basta chiacchiere. Vogliamo tornare a essere orgogliosi di essere italiani!”

 

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