Il prossimo 4 aprile sarà Pasqua; come lo scorso anno, milioni di italiani la trascorreranno in casa e in molte circostanze lontano da amici e parenti. L’Italia non è in lockdown, ma quella di Pasqua e Pasquetta sarà una zona rossa estesa a tutte le regioni; dunque si parla di restrizioni importanti per limitare l’aumento dei contagi da Covid. Ma quali sono le regole previste dal Dpcm in vigore?
Pasqua in zona rossa; cosa si può fare e cosa no
Iniziamo subito con il dire che il coprifuoco sarà valido anche per i giorni 3, 4 e 5 aprile. Dunque non ci si potrà spostare dalle 22.00 alle 5.00 del mattino successivo. Chiaramente, in comprovati casi di urgenza medica o lavorativa gli spostamenti sono consentiti anche nell’arco orario citato.
Per quanto riguarda le seconde case e lo spostamento tra regioni in zona rossa, bisogna fare chiarezza. In generale, su questi temi, aleggia una gran confusione. Dunque, lo spostamento tra regioni è vietato dal Dpcm in vigore, salvo che avvengano per rientro in residenza, comprovati motivi lavorativi ed esigenze mediche. Ricordiamo che anche per gli spostamenti consentiti sarà necessario essere in possesso dell’autocertificazione. In merito alle seconde case, il Governo non pone veti, se non inerenti al numero di persone che può spostarsi verso una seconda abitazione, dunque solo il nucleo familiare. Tuttavia, c’è da considerare che molte regioni hanno vietato spostamenti verso le seconde case; dunque è necessario fare un check sul sito della regione di riferimento per saperne di più.
Negli ultimi giorni si parla anche moltissimo degli spostamenti fuori dal paese: dunque i viaggi internazionali in zona rossa. Sono concessi, sì, ma il ministro Roberto Speranza, in merito, è stato chiaro: tampone prima della partenza, osservare una quarantena di cinque giorni al rientro e ulteriore tampone trascorsi i cinque giorni.
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