Forti, simbiotici, rock, giovanissimi e liberi: i Maneskin sono stati la vera rivelazione di questo Sanremo 2021 (insieme a Elodie, ok). La loro “Zitti e buoni” ha trionfato al Festival della canzone italiana insieme al loro stile, studiato su look sensuali e provocanti, scelte unisex perfette tanto per i tre componenti maschili della band, quanto per Vic De Angelis, la bassista. Spregiudicatezza, erotismo e una canzone che perfino Orietta Berti vorrebbe cantare: le carte del successo dei Maneskin sono davvero molte, ma è impossibile negare che il frontman del gruppo rappresenti la carta più attraente. Damiano David oggi ha solo 22 anni ma sembra nato per essere un sex symbol e una rockstar. E a quanto pare il suo fascino non conosce confini generazionali o di genere.
Sfrontato, sexy e consapevole di esserlo, Damiano David (classe 1999) aveva già confidato a Diva e Donna: “Se sono il sogno delle donne over 40? Sono aperto a tutto: over, under, tanto sono single. Nel video Chosen sono nudo e intorno c’erano 30 persone, ci piace sempre andare oltre“. Prima sul palco di X Factor 11 e poi, proprio questa settimana, su quello di Sanremo, Damiano ha portato uno stile fashion gipsy che ha fatto presa su tutti, ma proprio tutti. Capelli laccati indietro, smalto scuro, piercing al naso, tatuaggi e soprattutto due occhi profondi resi ancora più intensi dal make up scuro. Che poi è lo stile dei 4 Maneskin, ma lo charme che ha lui non è possibile negarlo. E lo sanno anche gli altri, Vic, Thomas e Ethan. Ma Damiano David è sempre stato così?
Damiano David prima di diventare famoso
Ai tempi del liceo non era esattamente il sex symbol che conosciamo oggi: il look era sicuramente più classico e contenuto; niente trucco sugli occhi né stile gitano. Tuttavia basta guardare oltre l’abbigliamento per scorgere già, nello sguardo e nel sorriso, quell’animale da palco che ha dato spettacolo sull’Ariston e che ha conquistato anche i big del rock italiano, da Vasco e Piero Pelù, passando per Gianni Morandi e Orietta Berti. Insomma: Damiano David si stava solo preparando ad esplodere, come lui stesso ha raccontato al Corriere della Sera in un’intervista di qualche tempo fa: “Ho vissuto la scuola male. Sentirmi dire quello che dovevo fare e non poter esprimere la mia intelligenza. Se non sei scolasticamente intelligente non vuol dire che non lo sei. Avevo dei compagni con i supervoti, poi uscivano in strada e si perdevano, avevano bisogno della madre. Io ero il contrario. A un certo punto andare male a scuola era una cosa voluta, mi stava strettissimo rimanere seduto sei ore ad ascoltare uno che raccontava cose. Io volevo saltare sul tavolo dei giudici e spaccare tutto”.