Amici, il dramma di Aka7even: “Uscito dal coma per miracolo, la musica è stata il mio conforto”
Il cantante ha raccontato una difficile esperienza del suo passato
Aka7even, all’anagrafe Luca Marzano, è uno degli allievi più discussi della scuola di Amici di Maria De Filippi. Il cantante, allievo di Anna Pettinelli, si è distinto fin da subito per il suo carattere un po’ fumantino e per le reazioni talvolta esagerate alle difficoltà. La sua storia d’amore con la ballerina Martina Miliddi tiene banco da settembre. I due ragazzi stanno vivendo un fidanzamento con liti frequenti e incomprensioni, e spesso il daytime ha mostrato un Aka7even sofferente e geloso. Il cantante ha avuto la possibilità di spiegare l’origine del suo temperamento grazie a Maria De Filippi. Il talent show è sbarcato su Amazon Prime Video e per l’occasione ogni allievo ha ricevuto un diario nel quale raccontare la propria storia e i propri pensieri su questa esperienza. Poi, una volta riuniti, hanno condiviso quanto scritto. E Aka7even si è mostrato in tutta la sua fragilità. Vediamo cosa ha raccontato.
Amici di Maria De Filippi, il racconto di Aka7even commuove i compagni
Alla richiesta della conduttrice di leggere ciò che aveva annotato, Aka7even ha spiegato di essersi sentito molto solo nella vita per un’esperienza improvvisa. “Tutto è partito quel giorno in cui ho avuto quella maledetta encefalite che mi ha portato ad avere crisi epilettiche. Ho vissuto insieme alla mia famiglia un periodo d’inferno. Una settimana sul letto di ospedale con un’altissima possibilità che non mi svegliassi. O con la possibilità di alzarmi con un handicap grave” ha spiegato il ragazzo, aggiungendo di essersi svegliato per miracolo. Ma le difficoltà non erano finite. Il ritorno a scuola, infatti, è stato traumatico perché compagni e amici gli sono stati lontani per paura di essere contagiati. È iniziata così un lungo periodo di solitudine. A confortare Aka7even, la musica, che è stata fonte di consolazione e anche un modo per guardarsi dentro. Ma il coma l’ha profondamente cambiato. “Oggi ho una sola paura, quella di rimanere solo nella vita. Ci ho messo cinque anni per riprendere il contatto con le persone. Ecco spiegati i miei comportamenti, le mie fragilità, i miei pianti continui. Quando trovo una persona che mi accetta per quel che sono e riesce a farmi stare così bene fino al punto di amarla, ho paura di perderla”. Le sue parole hanno commosso i compagni, in particolare Samuele e Tancredi. Fra le lacrime, i due allievi hanno ammesso che il suo racconto servirà a conoscerlo meglio e a vivere il rapporto con lui con maggiore empatia.
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