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Cose da Vip

Covid, il virus adesso fa paura: cresce il rischio zona rossa

Parecchie regioni cambieranno colore dalla prossima settimana

La pandemia di Covid si propaga molto velocemente. A farla da padrone sono le varianti del Coronavirus: quella inglese, quella brasiliana e quella sudafricana. E ora c’è il concreto rischio che dalla prossima settimana parecchie regioni italiane si ritrovino in zona arancione o rossa.

Le vaccinazioni sono troppo poche

Si punta tutto sull’accelerazione della campagna vaccinale. In Italia oggi si somministrano circa 100mila dosi al giorno ma occorrerebbe arrivare a 5-600mila. Il premier Mario Draghi ha parlato con la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, per coordinare un impegno più concreto a livello della Ue.

Attesa per i dati del monitoraggio

Domani 5 marzo i dati del nuovo monitoraggio settimanale indicheranno la situazione epidemiologica aggiornata dell’Italia. La maggior parte delle Regioni sarà in zona arancione o rossa e più della metà degli italiani dovranno dunque fare nuovamente i conti con negozi chiusi, spostamenti limitati all’interno del proprio Comune o vietati. Milioni di bambini e studenti dall’asilo alle superiori saranno in didattica a distanza.

Lombardia: un caso italiano su 4 è qui

Questa situazione di allarme è certificata anche dai dati quotidiani del ministero della Salute: quasi 21mila contagi in 24 ore, con la Lombardia che ne ha uno su quattro, altri 347 morti. Un tasso di positività tornato al 5,8%, oltre mezzo punto più di martedì, ricoveri in aumento sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari. La stretta, dunque, arriverà con il monitoraggio di venerdì anche se fonti di governo continuano a ripetere che un lockdown nazionale al momento non è all’orizzonte e si continuerà con il sistema delle fasce.

Le regioni che rischiano di più

In rosso potrebbero andare da lunedì 8 marzo la Lombardia, l’Emilia-Romagna, la Campania, che ormai da 10 giorni fa segnare più di 2mila casi al giorno, e l’Abruzzo. Quest’ultima regione ha comunque già due province – quelle di Pescara e Chieti – in lockdown. A rischio arancione sono invece la Calabria, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, con Lazio e Puglia sul limite. Di fatto, in due terzi dell’Italia saranno in vigore le restrizioni più dure.

Al mare in Sardegna? Col tampone fatto

Nella Sardegna bianca, invece, da lunedì 8 marzo chiunque vorrà entrare nell’isola dovrà sottoporsi a tampone rapido. Aperture, sia pure con tutte le precauzioni, quelle della zona bianca che però non devono far abbassare la guardia. La curva del virus è pericolosa e serve che in tutta Italia, nessuna regione esclusa, la campagna vaccinazione di massa possa decollare.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma.

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