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Cose da Vip

Vaccino, Franco Locatelli: “Per chi ha già avuto il Covid basta una dose”

Lo dice il presidente del Consiglio superiore di sanità

Non ha dubbi il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. “Per quanto riguarda i soggetti che sono stati già infettati in passato da Sars-CoV-2 – ha reso noto il professore – mercoledì 3 marzo verrà diffusa una circolare del dipartimento generale della prevenzione” del ministero della Salute. Per la quale c’è stato “un parere sia dell’Aifa sia del Css, in cui per i soggetti già infettati ci sarà una sola dose di vaccino.” In quanto l’infezione svolge di fatto un ruolo di primo step. Questo “con la sola eccezione dei soggetti immunodepressi”.

Il nuovo Dpcm

Locatelli ha parlato alla conferenza stampa di presentazione delle nuove regole da osservare contro il Covid, contenute nel nuovo Dpcm, il primo firmato dal neo premier Mario Draghi. Da sabato 6 marzo fino al 6 aprile, il giorno dopo Pasquetta, saranno valide per tutti le misure contenute nel decreto. Tra le novità, la riapertura di cinema e teatri dal 27 marzo e l’apertura dei musei in zona gialla, anche nei weekend, su prenotazione. Restano chiusi impianti sciistici, palestre e piscine. Il decreto, tra le altre cose, conferma fino al 27 marzo il divieto già vigente di spostarsi tra Regioni, anche se esse si trovano in fascia bianca o gialla. Si può uscire soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione.

Visite ai parenti e seconde case

Ci si può recare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in fascia gialla o arancione. Chi vive in zona rossa non può andare a casa di amici e parenti nemmeno una sola volta. In altre fasce si può ma “nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi”, portando con sé figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. Nel provvedimento firmato da Draghi si legge inoltre che “in tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto”. La possibilità di asporto fino alle 22 varrà però solo per enoteche e simili, non per bar e locali.

Negozi, farmacie, librerie

Nelle giornate festive e prefestive in tutta Italia “sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili”. Ad eccezione, però, “delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie“. In zona rossa, inoltre, “sono chiusi i mercati, salvo le attività di vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici”. Nelle zone rosse, inoltre, resteranno chiusi i servizi alla cura della persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Scuola, chiusure e Dad

Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. I presidenti delle Regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica nelle zone arancioni o gialle. Nelle aree, cioè, in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti. Oppure nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di sette giorni. Quindi nel caso di un’eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma.

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