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Battisti e Mogol: perché è finita? “Quando abbiamo venduto i diritti dei brani…”

Giulio Rapetti ha raccontato i retroscena del rapporto con Battisti nel suo libro

A distanza di decenni rimane forse la coppia artistica più famosa della canzone italiana. Battisti e Mogol, insieme, hanno scritto la storia della nostra musica. Ma il loro sodalizio tanto amato dal pubblico ad un certo punto è terminato. A svelare il motivo della “rottura” dopo molti anni è stato proprio Giulio Rapetti (in arte solo Mogol), che in un libro parla anche del rapporto con il grande interprete italiano.

Perché è finita tra Battisti e Mogol?

Un sodalizio umano e musicale di successo quello tra Lucio Battisti e Giulio Rapetti, in arte Mogol. I due artisti hanno condiviso molti anni insieme, creando successi indiscussi della musica italiana. Ad un certo punto, però, hanno preso strade diverse e il motivo non è mai stato svelato. A parlarne per la prima volta è stato proprio il paroliere in Mogol nel libro Il mio mestiere è vivere la vita, uscito per Rizzoli.

“Allora c’era questa formula per cui il musicista prendeva l’8% e il paroliere il 4% – scrive Mogol nel libro – la Siae voleva così. Battisti quando ha iniziato era un dilettante, eppure io non ho mai voluto fargli firmare nessun documento sotterraneo. Sempre il 4% a me e l’8% a lui. Quando abbiamo venduto i diritti dei brani alla Numero Uno ho detto che avrei scritto alla pari: 6% a lui e 6% a me, altrimenti non avrei più scritto. Da allora Lucio ha cominciato lavorare con altri”.

Solo una questione economica?

Dalle parole di Mogol sembra che alla base della rottura tra lui e Lucio Battisti non ci fosse altro che un disaccordo di natura economica. Ma nonostante tutto tra i due rimase un buon rapporto, e l’autore dei famosi testi ricorda Battisti come un grande artista: “Grandissimo musicista, compositore e interprete. Il produttore dei Beatles gli offrì un contratto mondiale che lui non volle firmare…”. Un rapporto di stima che è andato oltre i dissidi e le incomprensioni.

 

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