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Cose da Vip

Regole anti Covid: Pasqua a casa come a Natale, scontro tra Salvini e Zingaretti

Cresce la tensione nella maggioranza in vista del primo Dpcm Darghi

Si fanno più forti le divergenze fra i partiti che sostengono il neonato Governo Draghi. Un lungo vertice in videoconferenza tra governo ed enti locali (Regioni, Province e Comuni) non le ha appianate. In ballo c’è il nuovo Dpcm Draghi con le misure restrittive che sostituirà fino al 6 aprile – comprendendo la Pasqua – quello del 16 gennaio scorso (in scadenza il 5 marzo).

Lega e Pd su fronti opposti

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha avvisato: “Serve buon senso, i sindaci di tutta Italia chiedono di riavviare alcune attività economiche che non comportano nessun rischio. Mi rifiuto di pensare ad altre settimane o mesi di chiusura e paura. Se ci sono situazioni locali a rischio si intervenga a livello locale ma parlare già oggi di una Pasqua chiusi in casa non mi sembra rispettoso degli italiani”. Gli ha risposto a stretto giro di, posta il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: “Credo che, sulla pandemia, Salvini purtroppo continua a sbagliare e rischia di portare fuori strada l’Italia. Prima sono state le mascherine, che erano inutili, ora, cavalcando la stanchezza di tutti, si attaccano le regole per la Pasqua”.

La Gelmini e le Regioni

Al summit con gli enti locali il governo era rappresentato dai ministri Mariastella Gelmini (Affari Regionali) e Roberto Speranza (Salute). Collegati da remoto, tra gli altri, anche il presidente della Conferenza della Regioni, Stefano Bonaccini, il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il presidente dell’Unione Province d’Italia, Michele de Pascale. Non sono mancate divisioni. Come Draghi aveva già annunciato nel suo discorso in parlamento la linea del nuovo governo è quella di adottare i provvedimenti con anticipo rispetto alla scadenza e di confrontarsi passo passo con gli enti locali.

Decreti, cambiano i tempi

E a testimonianza di tutto questo la ministra Gelmini ha annunciato: “Il governo sta lavorando intensamente in queste ore sul nuovo provvedimento anti-Covid. Sono naturalmente in costante contatto con Palazzo Chigi e contiamo di farvi avere, nella giornata di domani (26 febbraio, ndr), con grande anticipo rispetto alla scadenza del 5 marzo, una prima bozza del Dpcm. “Per l’esecutivo Draghi è fondamentale il confronto costante con le Regioni e anticipare le decisioni, in modo da lasciare ai cittadini il tempo necessario per poter organizzare la propria vita”. Gelmini ha sottolineato: “Stiamo lavorando per un graduale e responsabile ritorno alla normalità”.

Ma il lockdown non ci sarà

Gelmini ha anticipato le linee guide del nuovo Dpcm Draghi. A partire dalle zone colorate. “Il sistema a fasce verrà mantenuto. Finora è stato scongiurato un lockdown generalizzato e questo deve essere l’obiettivo principale anche per le prossime settimane e per i prossimi mesi”. Poi ha sottolineato: “State certamente notando un cambio di metodo. Ci siamo visti domenica e ci stiamo rivedendo oggi. Gli incontri saranno sempre più frequenti e costanti”. Sul rinvio al lunedì, dalla domenica, dell’entrata in vigore delle ordinanze “questo avevano chiesto le Regioni, e lo avevo condiviso, questo abbiamo ottenuto. Così aiutiamo anche le attività economiche che non perderanno il week end”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma.

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