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Chicche di Velvet

Britney Spears, uscito il documentario “Framing Britney Spears”

Ha fatto scalpore il documentario del New York Times sulla tutela di Britney Spears intitolato “Framing Briney Spears” uscito su FX e Hulu

Ciò che, della vita delle celebrità, interessa più al mondo della cronaca rosa, è il tradimento. Se una star viene “pizzicata” in atteggiamenti intimi con una persona che non è quella “ufficiale” si scatenano tutti. I fotografi si appostano, fioccano le copertine, si fanno speciali sull’argomento. Se la “celebs” in questione è Britney Spears, lo stesso bailamme mediatico si scatena in caso di novità sulla sua tutela. Per qualche strana ragione il fatto che il padre Jamie abbia in mano l’amministrazione delle sue finanze, ai fan proprio non va giù. E non perché ne faccia un uso sconsiderato, anzi. Se non fosse stato per lui, le “sanguisughe” che gravitavano intorno a Britney Spears nei momenti peggiori del suo disagio psichico le avrebbero prosciugato il patrimonio nel giro di qualche mese.

Fa arricciare il naso il fatto che Britney, se deve fare una spesa consistente, debba avere bisogno della sua firma. O che, se lei vuole fare un regalo a qualcuno, papà deve esser d’accordo. Il New York Times ha realizzato un documentario sulla tutela di Britney Spears intitolato “Framing Britney Spears” uscito su FX e su Hulu lo scorso 5 febbraio. 75 minuti di interviste con le persone più “intime” della popstar. Giornalisti che ne hanno raccolto le confidenze. Amici che ne hanno vissuto la caduta all’inferno e la rinascita.

“Framing Britney Spears”: il documentario del New York Times

Tra questi la sua ex assistente personale, e amica sincera per anni, Felicia Culotta. Una donna che non ha quasi mai parlato alla stampa. Molto riservata, con a cuore l’interesse e la felicità di Britney. Infatti nel documentario ha dichiarato: “L’unico motivo per cui ho acconsentito a fare questa intervista è che in questo modo posso ricordare alle persone perché si sono innamorati di Britney Spears. Ne sono stata assistente, un termine scelto perché in effetti non sono né sua madre né sua sorella maggiore. In realtà sono una persona che le ha voluto e le vuole molto bene”.

Di Britney ha elogiato la semplicità: nonostante i premi vinti, l’affetto della gente, i successi in campo musicale, è rimasta la dolce ragazza di Kentwood, Luisiana. La città dove la cantante è nata e dove ha frequentato le prime scuole, o la chiesa. Felicia Culotta, quando la famiglia si è trasferita a New York perché Britney, nonostante la giovanissima età, cominciava ad avere successo, lavorava per loro come baby-sitter. Poi Lynne Spears, madre di Britney, vista la fiducia che aveva nella donna, le propose di diventare membro dello staff della figlia.

Lei ricorda bene quel giorno e le parole che le disse Lynne: “Felicia, ti ho invitato a cena con un secondo fine. Britney ha ottenuto un contratto discografico ma io non posso viaggiare con lei. La sorellina Jamie Lynn è in prima elementare, come faccio? Puoi andare tu con Britney?” Felicia ha detto sì, solo per tre mesi. Ma poi le è rimasta accanto molto, molto più tempo.

Le ha visto fare tante cose belle per gli altri. Come quando, dopo aver guadagnato tantissimo con il singolo “Baby One More Time”, ha ritirato dalla banca 10.000 dollari in biglietti da cento e ne ha distribuito personalmente uno per ogni amico o conoscente di Kentwood. Purtroppo ha vissuto anche la sua discesa. Era il periodo successivo alla nascita dei bambini e Britney si era appena separata da Kevin Federline. Le uscite con Paris Hilton e Lindsay Lohan, la difficile battaglia per la custodia dei figli, la rasatura della testa le cui foto rimarranno negli annali di cronaca rosa. Fino ai problemi veri, quelli che l’hanno costretta a ricoveri in una clinica per pazienti psichiatrici e che l’hanno portata, alla fine, alla famosa tutela del padre Jamie.

Da quel momento, Felicia non è più stata vicina a Britney come prima perché il padre di lei l’ha spostata al settore “viaggi”, quello che organizza le tournè. Non era più l’assistente personale della popstar, era un membro del suo staff come altri.

Della tutela ha detto: “Non so bene esattamente perché esista questa tutela. Soprattutto se riferita a qualcuno dell’età di Britney e di qualcuno così capace come lei. Io so che lei è capaci di curare i propri interessi. Lo so in prima persona”.

Felicia Culotta ha continuato a lavorare con Britney anche nei suo concerti a Las Vegas come “resident”. Ora ha smesso perché Britney, attraverso il suo legale, ha fatto sapere al mondo, e al padre, che fino a quando lui manterrà la sua tutela lei non si esibirà più.

Il New York Times ha contattato tutti i familiari di Britney Spears per permettere loro di esprimersi nel documentario, di testimoniare o controbattere. Ma né il suo avvocato Sam Ingham, Il fidanzato Sam Lutfi, il padre Jamie, la sorellina Jamie Lynn, il fratello maggiore Bryan, la madre Lynne e la stessa Britney hanno voluto parlare.

 

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