La Campania resterà in zona gialla. E non finirà in zona arancione dal 10 gennaio, come altre 5 regioni italiane. La diffusione della pandemia di Covid è forte ma appare sotto controllo. Il presidente della Regione, tuttavia, fa la sua parte e rilancia: “La Campania darà una card di avvenuta certificazione a tutti i cittadini vaccinati contro il Covid dopo il richiamo”. Così, infatti, Vincenzo De Luca ha annunciato l’ultima novità per Napoli e per tutto il territorio campano circa il coronavirus. Il governatore ha mostrato il prototipo della speciale tessera in diretta Facebook, nell’ambito dei suoi ormai celebri momenti di condivisione di riflessioni e avvisi ai cittadini sul social media.
Tessera “pass” anche per il ristorante
“Sul retro c’è un chip – ha spiegato De Luca riferendosi alla card -. Ci auguriamo che tra qualche mese i cittadini la possano esibire per andare al cinema o al ristorante con più tranquillità, avendo la certificazione che sono stati vaccinati”. I tempi, però, restano piuttosto lunghi. La campagna di vaccinazione – ha precisato lo stesso governatore nel suo video – dovrebbe completarsi tra novembre e dicembre di questo 2021 che è appena cominciato.
Milioni di dosi in pochi mesi
“Dobbiamo somministrare 4 milioni e 200mila vaccini per avere un risultato apprezzabile – ha spiegato in diretta Facebook il presidente della Campania -. E siccome con i vaccini attuali dobbiamo fare il richiamo, ciò vuol dire che dobbiamo fare 8 milioni e 400mila vaccini, uno sforzo gigantesco che richiederà in Campania capacità e tenacia assoluta”. “Se noi facciamo 20mila vaccini al giorno, dobbiamo raddoppiare la cifra attuale – ha aggiunto -. Se noi arriviamo a 600mila al mese e se non ci saranno intoppi, per novembre-dicembre dovremmo completare la campagna di vaccinazione e con il personale che abbiamo dobbiamo fare un miracolo.” “Sarà una sfida terribile per tutto il 2021” ha chiosato De Luca. Il governatore proprio oggi 8 gennaio ha avuto un altro grattacapo. La voragine apertasi all’alba nel parcheggio dell’Ospedale del Mare di Napoli lo ha costretto a un urgente sopralluogo. “Ci occuperemo anche di questo”, sono state le sue laconiche parole.