Il suo è il regno più longevo. Elisabetta non accenna a voler abdicare, ha deciso di stare al suo posto fin quando non arriverà il momento. E per quel momento, quello della fine, è’ tutto già pronto. Quando avverrà la dipartita della Regina più longeva del Regno Unito, si seguirà un protocollo ben preciso, definito anche nel più piccolo dei dettagli. 67 sono gli anni che Elisabetta ha maturato sul trono di Inghilterra, da poco dopo della fine della Seconda Guerra Mondiale, fino a oggi, alla Brexit, e il Covid-19 l’ennesimo avvenimento, già diventato storia. Elisabetta sta vivendo anche una pandemia, ma continua a regnare con la a plomb che la contraddistingue.
“Operazione London Bridge”: la morte della Regina Elisabetta
Per ragioni di sicurezza e perché ogni cosa dovrà andare nel verso giusto, è stato deciso il seguente protocollo. Le comunicazioni in merito alla dipartita della Regina avranno un nome in codice: “London Bridge is down” (London Bridge è crollato). Sarà il segretario personale di Elisabetta a comunicare la notizia agli altri capi di stato -i quali riceveranno le informazioni preliminari prima di sudditi e media-. Poi si passerà ad avvisare i media; l’annuncio ufficiale verrà dato dalla Press Association che comunicherà al resto del mondo la dipartita della regnante. Tutti i giornali, i media e le radio sono già preparati: hanno pronti servizi sulla vita di Elisabetta e musiche adeguate e sobrie (in segno di rispetto) da suonare.
12 giorni di lutto
Come era facilmente intuibile, ci saranno dei giorni di lutto nazionale e saranno 12, esattamente come i giorni che passeranno prima che si possano svolgere i funerali solenni. Il saluto avverrà nella Abbazia di Westminster: 2000 i presenti tra capi di stato, familiari e nobili. Si tratterà di un fatto storico senza precedenti che avrà un impatto mediatico di enorme portata.
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